AGENDA DIGITALE

Spid supera i 7 milioni di utenti, sprint dai bonus

A crescere in maniera esponenziale anche il tasso medio di attivazione settimanale, che passa dalle 50mila unità del 2019 alle oltre 80mila dei primi cinque mesi del 2020. A trainare la diffusione delle domande per accedere ai sussidi previsti dai decreti del governo

Pubblicato il 03 Giu 2020

F. Me

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Il 2020 segna una forte crescita della diffusione dell’identità digitale Spid, che da 5 milioni e 400 mila circa identità rilasciate a fine 2019 registra un aumento di oltre 1,5 milioni nei primi cinque mesi del 2020, superando i 7 milioni di utenti attivi.

A crescere in maniera esponenziale anche il tasso medio di attivazione settimanale, che passa dalle 50 mila unità del 2019 alle oltre 80 mila nei primi mesi del 2020, con 25 mila rilasci al giorno nel mese di maggio. Aumenta, al contempo, l’utilizzo dell’identità digitale per accedere ai servizi online, che nel solo mese di aprile raggiunge un valore di 7.682.335.

Le performance sono associate al al trend positivo l’offerta di servizi online e di bonus accessibili con Spid, che aumenta da parte di PA e Governo anche in ragione dell’emergenza sanitaria.

Tra le novità del 2020, le misure di sostegno al reddito per lavoratori e famiglie contenute nel Decreto Rilancio (decreto legge 19 maggio 2020, n. 34). Si può usufruire di iniziative come l’indennità 600 euro, i bonus per baby sitting e per colf e badanti compilando la domanda online con la propria identità digitale.

“Con Spid è possibile autenticarsi per acquisire la firma remota – ricorda Agid Attualmente il servizio è disponibile presso due certificatori che consentono l’acquisizione, con autenticazione Spid di livello 2, della firma remota a lungo termine o in modalità one shot. Tutti i certificatori di firma digitale possono potenzialmente implementare e utilizzare Spid per queste funzionalità”.

Spid consente anche l’accesso ai servizi pubblici degli Stati Ue che hanno aderito al nodo eIdas.  Ad oggi sono 18 i Paesi che hanno attivato l’interoperabilità delle identità nazionali aprendo l’accesso ai propri servizi digitali. “Un obiettivo importante, previsto dal Parlamento e dal Consiglio europeo con il Regolamento eIdas per cui l’Italia è stata tra le prime nazioni ad attivarsi abilitando SPID e la Carta di identità elettronica Cie”, puntualizza Agid.

Con Spid, infine, è possibile accedere anche a servizi privati. Sono 7 i fornitori già attivi, si può richiedere l’abilitazione come service provider sul sito dedicato all’identità digitale.

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