GIORNATA NAZIONALE SPAZIO

Space economy, Colao: “In Italia allo studio costellazione satelliti, è il più grande progetto europeo”

L’annuncio del ministro per la Transizione digitale. Nuove opportunità per i giovani. La ministra Messa punta al rientro dei talenti dall’estero. E il presidente dell’Asi, Saccoccia accende i riflettori sull’enorme potenziale per il nostro Paese in termini di crescita economica

16 Dic 2021

Nicola Desiderio

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Il 16 dicembre Giornata nazionale dello Spazio da oggi in poi. A festeggiarla per la prima volta proprio oggi al Parco Archelogocico del Colosseo il ministro per la Transizione digitale Vittorio Colao, il Ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa e il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Giorgio Saccoccia. Istituita con una Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 ottobre scorso, la Giornata vuole celebrare anche il lancio del primo satellite italiano, il San Marco 1, avvenuto il 15 dicembre del 1964. Un evento che fece dell’Italia uno dei primi paesi al mondo a superare l’atmosfera terrestre e ha dato il via ad un’attività che oggi fa dello Stivale uno delle realtà più attive e prestigiose a livello globale in questo settore, sempre più importante per la vita di ognuno di noi.

“Ho iniziato a occuparmi di Spazio poco fa. Pensavo che fosse una cosa tecnica, da fisici, ingegneri, pensavo di trovarmi intimidito. Poi mi sono appassionato e ho pensato che se fossi stato giovane mi sarebbe piaciuto trovare un ruolo nel mondo dello Spazio. Nello Spazio stanno cambiando tantissime cose, le opportunità che arriveranno saranno moltissime non solo per chi vorrà fare l’astronauta, ma anche per chi deciderà di sviluppare le informazioni raccolte per elaborarle sulla Terra. Dalla logistica al problema del cambiamento climatico, dallo sviluppo di nuovi materiali alla scienza. E poi c’è il tema delle regole di questo nuovo Spazio” ha sottolineato il ministro Colao annunciando che “è  allo studio in Italia una costellazione di satelliti per l’osservazione della Terra destinata a diventare il più grande progetto spaziale europeo.

Il Ministro ha quindi ricordato che l’Italia prevede di investire grandi risorse per migliorare questo settore di studio e di business che offre dunque ai giovani un numero opportunità di lavoro per il futuro. “Vi incoraggio a cercare di capire se c’è un angolo che vi piace in questo mondo – ha aggiunto ancora Colao – Nel Pnrr l’Italia ha grandi risorse per potenziare il settore Spazio, e l’Asi è l’attore principale che dovrà orchestrare queste risorse. L’Italia è uno dei fondatori dello Spazio europeo – ha ricordato l’ex amministratore delegato di Vodafone e di Rcs Group – la storia va celebrata anche per avere aspirazioni future e questo è il nostro obiettivo di oggi: trovare risorse e persone che porteranno avanti questa storia”.

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Dare ai giovani ricercatori che sono all’estero la possibilità di rientrare in Italia: è questa una delle misure allo studio nella manovra economica: lo ha detto il ministro per l’Università e la Ricerca, Maria Cristina Messa. “Uno dei compiti del ministero è fornire le condizioni perché i giovani ricercatori possano tornare dall’estero. Andare fuori e avere esperienze internazionali è fondamentale, ma bisogna dare loro l’opportunita’ di tornare”, ha detto il ministro. Questo “è uno dei compiti che stiamo affrontando in questo periodo” e “nella legge Finanziaria “stiamo cercando con di dare questa opportunità ai giovani”.

Dallo Spazio sono arrivati ed arriveranno miglioramenti della condizione umana anche in termini di crescita economica, benessere, sviluppo sostenibile, protezione dell’ambiente e prestigio internazionale del nostro Paese. Per questo motivo in occasione della prima Giornata Nazionale dello Spazio sono state chiamate ad attivarsi tutte le realtà e organizzazioni nazionali coinvolte nel settore quali enti di ricerca, università, musei e aziende di tutta la penisola, che aprono le porte al pubblico con diverse attività nel corso della giornata. “L’Italia è in pole sulle attività spaziali internazionali e ha una fortissima esperienza di payload, i cosidetti ‘carichi paganti’, con missioni che sono andate verso Giove, verso Saturno ed è un viaggio continuo che i nostri scienziati, le nostre università fanno anche grazie alle nuove idee dei giovani ricercatori” ha sottolineato il presidente dell’Asi Giorgio Saccoccia. “E’ un viaggio continuo perché l’Italia – ha concluso il presidente dell’Asi – con i suoi partner internazionali anche fuori dall’Europa, partecipa a moltissime missioni. Proprio la scorsa settimana abbiamo lanciato Ixpe che andrà a osservare i cosidetti ‘ribelli’ dell’Universo, sorgenti molto estreme”

Cavo Dragone, capo di Stato Maggiore della Difesa, ha ricordato il crescente ruolo di strategico che ha lo spazio per assicurare al Paese e all’Europa quel ruolo che li compete sullo scacchiere globale. “Essere protagonista nel comparto spaziale oggi è ineludibile per qualsiasi società moderna impegnata nelle telecomunicazioni, in servizi meteorologici e climatici o nell’osservazione della Terra. Si tratta di un dominio sempre più congestionato e conteso, con una crescente competizione tra Stati e che presenta nuove potenziali criticità, anche rispetto all’emergere di nuovi attori privati e istituzionali” ha dichiarato Dragone parlando anche della necessità, manifestata anche da Colao, sull’aggiornamento del quadro normativo internazionale, che fa riferimento a trattati Onu degli anni Sessanta e Settanta, “Una cornice – ha ricordato l’Ammiraglio – che tende a favorire iniziative unilaterali capaci di generare frizioni tra Stati, e superabili solo con una rinnovata disciplina giuridica”.

Sugli aspetti di business e di innovazione punta invece Leonardo, in particolare. “L’innovazione è  per Leonardo un elemento chiave per lo sviluppo e la sostenibilità del business– ha detto Luigi Pasquali, coordinatore delle attività spaziali di Leonardo e amministratore delegato di Telespazio -. Nel settore spaziale ci troviamo di fronte a sfide fondamentali, sulle quali abbiamo chiesto a giovani di tutto il mondo di confrontarsi attraverso il T-Tec che negli anni ha generato non solo nuove collaborazioni con università e centri di ricerca nazionali e internazionali, ma anche l’opportunità di dare il benvenuto a nuovi colleghi, ieri ragazzi partecipanti, oggi in prima fila in progetti di grande importanza”.

Secondo il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, “per la Difesa italiana l’obiettivo è guidare la transizione verso un concetto di spazio abilitante di prodotti e servizi a supporto delle operazioni a un vero e proprio dominio operativo”.

In quest’ottica è necessario “potenziare i satelliti esistenti, rinnovandone le capacità e sviluppandone di nuove per difendere il Paese”. Il ministro ha quindi rilevato che “l’ambiente spaziale in questi anni è  diventato sempre più conteso, a tratti addirittura congestionato” e “terreno di una crescente competizione fra gli Stati, con l’emergere di nuovi attori privati, che contribuiscono a fare crescere la tecnologia e a sviluppate l’innovazione”.

In questo momento di innovazione, ha aggiunto, “c’è un interesse del ministero per le tecnologie di volo suborbitale e per piattaforme stratosferiche più agili di quelle satellitari”, assieme a “mini e microsatelliti”, e di proseguire nelle attività di ricerca e sviluppo nel campo dei lanciatori.

“Per farlo abbiamo bisogno di consapevolezza”, ha aggiunto, e di “essere come Paese nel gruppo di testa delle organizzazioni di riferimento sia in ambito Nato che di Unione Europea. Credo – ha concluso – ci siano le condizioni per farlo”, alla luce dello “sforzo che si sta realizzando nel Piano nazionale di ripresa e resilienza.

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