L'ANNUNCIO

Privacy, Whatsapp lancia un banner anti fake news

Un mini annuncio in-app per rassicurare gli utenti sull’aggiornamento dei termini del servizio. “Le modifiche al via non influiscono sulla riservatezza delle conversazioni private”

Pubblicato il 19 Feb 2021

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Whatsapp rilancia. Dopo la tempesta di critiche piovute sui nuovi termini sulla privacy – rimandati al 15 maggio – e l’emorragia di utenti verso Signal e Telegram, la società di proprietà di Facebook fa chiarezza sulla propria policy distinguendo i messaggi “privati” – che resteranno sempre protetti dalla crittografia end-to-end – e quelli “commerciali” che hanno standard di privacy diversi.

Per questo pubblicherà sulla app un mini-banner che, se sfiorato, spiegherà nel dettaglio agli utenti la nuova policy. La società ricorderà agli utenti di leggere la nuova informatica e di accettarla per continuare a utilizzare l’app.

I chiarimenti di Whatsapp

“All’inizio dell’anno – scrive la società in un blog – sono circolate notizie false e informazioni errate riguardanti l’aggiornamento dei nostri termini di servizio e dell’informativa sulla privacy. Abbiamo intenzione di implementare nuove funzioni, del tutto facoltative, per chattare e fare acquisti con le aziende su WhatsApp. I messaggi personali saranno sempre protetti dalla crittografia end-to-end, pertanto WhatsApp non potrà mai né leggerli né ascoltarli”.

La nuova politica sulla privacy riguarda principalmente la messaggistica “business” e le parti dei dati personali a cui le aziende hanno accesso. La maggior parte dei messaggi di WhatsApp sono crittografati end-to-end: possono essere consultati solo dalle persone che stanno effettivamente parlando. Altro discorso per le comunicazioni “business” che non hanno le stesse protezioni. I dati nei messaggi aziendali possono essere utilizzati per scopi commerciali così come il targeting degli annunci su Facebook, e alcuni di essi vengono memorizzati sui server di Facebook.

La stoccata alle chat concorrenti

La società non risparmia una stoccata alle piattaforme concorrenti: “Alcune applicazioni rassicurano gli utenti dichiarando di non aver accesso ai loro messaggi: ma se un’applicazione non offre la crittografia end-to-end, significa che invece può farlo”.

Le nuove impostazioni avevano sollevato critiche anche da parte del Garante Privacy: “Il messaggio con il quale Whatsapp ha avvertito i propri utenti degli aggiornamenti che verranno apportati nei termini di servizio – in particolare riguardo alla condivisione dei dati con altre società del gruppo – e la stessa informativa sul trattamento che verrà fatto dei loro dati personali, sono poco chiari e intelligibili e devono essere valutati attentamente alla luce della disciplina in materia di privacy”, recita la nota con cui l’authority  ha portato la questione all’attenzione dell’Edpb, il Board che riunisce le Acrittografia end-to-end

ivacy europee.

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