L'INTERVENTO

Space economy, Casellati: “Sarà la quinta rivoluzione industriale”

Secondo la presidente del Senato il settore va affrontato come una sfida strategica per l’economia globale e per gli scenari della geopolitica. “La nostra industria è all’avanguardia, ma servono regole precise all’interno di un sistema europeo”

17 Dic 2021
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“Lo spazio sarà la quinta rivoluzione industriale della storia contemporanea”. Lo ha detto la presidente del Senato Elisabetta Casellati intervenendo al convegno “Spazio, sicurezza e difesa” organizzato ieri da Fondazione Leonardo in occasione della Giornata nazionale dello spazio. “Si tratta già di una dimensione essenziale nella nostra quotidianità”, ha osservato Casellati, “ma al contempo racchiude le sfide del futuro”. Lo spazio è un settore che “non può più essere considerato di nicchia, visto che ha risvolti sull’andamento economico globale e sugli scenari di geopolitica. La questione della sostenibilità economica e del contrasto ai cambiamenti climatici”, ha continuato, “è al centro dell’agenda internazionale” e lo sviluppo in questo campo “offre una leva in più, in quanto si espande “a vista d’occhio incorporando i settori e servizi più disparati. Non parliamo solo di comunicazioni o innovazioni tecnologiche. Parliamo della possibilità di sfruttare le risorse naturali dello spazio, dall’idrogeno all’elio fino ai minerali preziosi“. Tutto questo sarà possibile, ha rimarcato Casellati, “a patto che si rafforzino le regole comuni, e in questo senso il contributo dell’Ue è determinante”.

L’eccellenza dell’industria nazionale

Secondo Casellati, inoltre, “l’industria italiana dello spazio è forte e consolidata, è una delle prime al mondo, e si mantiene all’avanguardia. È un nostro fiore all’occhiello. Sono circa 200 le aziende del settore, con un giro di affari annuale di due miliardi di euro. Anche gli investimenti pubblici, pari a circa lo 0,069% del Pil, ci vedono al secondo posto in Europa. Siamo ancora tra i primi al mondo nella tecnologia dello spazio, come conferma la sorprendente trivella robotica in grado di battere il primato mondiale di perforazione sul suolo di Marte, esposta all’Expo 2020 di Dubai. Anche nel settore militare abbiamo competenze e conoscenze che tutto il mondo ci invidia. È però evidente che la competizione dei grandi colossi è spietata e che le nostre eccellenze vanno protette e promosse. L’Italia ha le carte in regola per restare nel gruppo di testa dell’avanguardia aerospaziale. E, anche su questo fronte, il Pnrr sarà una opportunità strategica di rilancio degli investimenti”.

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Il ruolo del Sistema Italia e dell’Europa

Si tratta, a giudizio di Casellati, di “una sfida epocale, da affrontare in un’ottica di Sistema Italia, ma senza mai prescindere dalla strutturale collaborazione con l’Unione europea. Perché, per le sue dimensioni, le sue implicazioni e le sue poliedriche applicazioni, nella trincea dello spazio dobbiamo essere tutti arruolati dalla stessa parte. In questo senso, lo spazio è forse l’ultima frontiera che dobbiamo affrontare come Nazione e insieme come Europa. Come comunità che, dalla Difesa all’apparato industriale, facendo rete tra Istituzioni, finanza, imprese e mondo della ricerca, vuole scommettere con forza in un settore che richiede tutta la nostra capacità visionaria e il nostro coraggio di investire nel futuro”.

Da un lato, ha chiosato Casellati, “è necessario che l’Europa maturi una propria autorevolezza nella promozione di una cooperazione internazionale rafforzata sull’uso dello spazio. Dall’altro lato, si tratta di coltivare la prospettiva di una ‘Europa dello Spazio‘ che, anche attraverso gli obiettivi della Difesa comune, possa contribuire a costruire l’auspicata autonomia strategica del continente. Ma anche a livello nazionale non c’e’ tempo da perdere”.

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