L'ALLEANZA

L’Italia entra nella Blockchain Partnership. In extremis

Il nostro Paese tra gli ultimi in Europa ad aderire. Si punta allo scambio di esperienze e competenze in campo tecnico e normativo. Investimenti Ue per 300 milioni entro il 2020. Il plauso di Anitec-Assinform

Pubblicato il 27 Set 2018

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Anche l’Italia entra nella Blockchain partnership a 5 mesi dalla sua nascita. “Il Governo ha firmato l’adesione – ha detto il ministro dello Sviluppo Luigi Di Maio – l’Europa deve giocare un ruolo di primo piano nello sviluppo delle tecnologie blockchain”.

Ventuno paesi dell’Unione Europea (Austria, Belgio, Bulgaria, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta,  Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Norvegia) hanno già sottoscritto gli impegni della cosiddetta “European Blockchain Partnership” in occasione del Digital Day 2. In un secondo momento si sono uniti Grecia, Romania, Danimarca e Cipro.

L’Italia ne era rimasta “inspiegabilmente” fuori, dice il ministro, almeno fino ad oggi. Lo scopo principale della collaborazione tra gli Stati membri sarà lo scambio di esperienze e competenze in campo tecnico e normativo, soprattutto al fine di promuovere la fiducia degli utenti e la protezione dei dati personali, aiutare a creare nuove opportunità di business e stabilire nuove aree di leadership dell’UE a beneficio dei cittadini, dei servizi pubblici e delle aziende.

A livello regolamentare si tenderà alla creazione di un ambiente flessibile, che rispetti le leggi dell’Unione Europea attraverso chiari modelli amministrativi.

Ad oggi la Commissione europea ha investito oltre 80 milioni di euro in progetti legati al Blockchain e circa 300 milioni di euro sono previsti per lo sviluppo della tecnologia entro il 2020. A febbraio di quest’anno la Commissione ha lanciato inoltre il “Blockchain Observatory and Forum”, che rappresenta uno degli archivi più completi sulla blockchain a livello globale.

“La tecnologia blockchain sta già entrando nella vita quotidiana di cittadini e imprese, solo per citare alcuni esempi – nota il ministro -, nella gestione dello scambio di energia, della logistica, la tutela dei dati personali, sanitari e della proprietà intellettuale, sicurezza dei registri pubblici come catasto o anagrafe”.

Plaude all’iniziativa Anitec-Assinform: “Notizia importante” dice il presidente Marco Gay. Nel 2017 il mercato globale enterprise di soluzioni e applicazioni basate su blockchain ha raggiunto quasi 1 miliardo di dollari, raddoppiando il valore rispetto al 2016 – nota l’associazione.

Le previsioni nel prossimo triennio sono di ulteriore crescita con un tasso medio annuo dell’80%. “E’ una grande opportunità su cui è importante un coordinamento europeo sia per incrementare gli investimenti in tecnologia sia per armonizzare eventuali regole a tutela dei consumatori, creare fiducia e far crescere il settore – dice ancora Gay -. Il nostro paese e le nostre imprese sono spesso una eccellenza sui temi dell’innovazione ma non possiamo e non dobbiamo fare da soli, per questo un coordinamento con gli altri paesi europei è essenziale. Adesso ci aspettiamo che – già dalla prossima legge di bilancio – il Governo metta risorse rilevanti per fare aumentare ancora ricerca e sviluppo, startup e investimenti innovativi nelle imprese, anche per ridare passo ai programmi di digitalizzazione della pubblica amministrazione”.

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