STRATEGIE

Fondi europei per le smart city, anche sei italiane tra le città “vincitrici”

Torino, Ravenna, Latina, Prato, Bergamo e Milano tra le 20 realtà che beneficeranno degli 82 milioni messi sul piatto dal Fesr per progetti innovativi. Digital transformation e soluzioni per l’ambiente tra i focus principali

Pubblicato il 09 Ago 2019

L. O.

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Ci sono anche sei città italiane – Torino, Ravenna, Latina, Prato, Bergamo e Milano – tra le 20 “vincitrici” della quarta call Urban Innovative Actions, l’iniziativa europea per lo sviluppo urbano. I progetti vincitori potranno contare su 82 milioni erogati dal Fesr, il Fondo europeo di sviluppo regionale e si concentrano su digital transformation, uso sostenibile del territorio, povertà e sicurezza urbana.

In particolare sulla digital transformation hanno “corso” Gavà (Spagna), Heerlen (Paesi Bassi), Lisbona (Portogallo), Ravenna (Italia), Rennes (Francia), Växjö (Svezia), Vienna (Austria). Per la sicurezza urbana il Pireo (Grecia), Tampere (Finlandia), Torino (Italia).

Per l’uso sostenibile del suolo e soluzioni ecosostenibili Baia Mare (Romania), Breda (Paesi BassBassi), Latina (Italia), Prato (Italia), Plymouth (Regno Unito). Per la povertà urbana Bergamo (Italia), Getafe (Spagna), Milano (Italia), Seraing (Belgio), Landshut (Germania).

Il prossimo bando sarà pubblicato nel settembre 2019 e rappresenterà l’ultima opportunità per le città di ottenere finanziamenti a titolo del bilancio Ue 2014-2020 per azioni innovative nei settori della cultura e del patrimonio culturale, dell’economia circolare, della qualità dell’aria e del cambiamento demografico.

“Nessun soggetto è in una posizione migliore delle città stesse per progettare soluzioni che trasformeranno la vita nelle aree urbane – ha detto Johannes Hahn, Commissario Neighbourhood Policy & Enlargement Negotiations -. Ecco perché la Commissione ha assegnato fondi in modo che le città possano testare le proprie idee”.

I progetti sono stati selezionati non solo per la carica innovatività, ma anche per la capacità di stabilire solidi partenariati locali con il giusto mix di partner complementari.

Per i prossimi mesi è prevista un’apposita pagina web all’interno del sito della Urban Innovative Actions.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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