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Nardello: “5G, una rivoluzione su misura”

In un articolo a firma per Corcom, il Chief Strategy, Customer Experience and Transformation Officer di Tim evidenzia come la tecnologia rappresenti una grande opportunità per incrementare la competitività del Paese, grazie a processi produttivi più efficienti, e per migliorare i servizi della PA

Pubblicato il 18 Giu 2019

Carlo Nardello

Chief Strategy, Customer Expierence and Transformation Officer di Tim

Carlo Nardello

Secondo l’ultimo 5G Observatory Quarterly Report di iDate, lo sviluppo del 5G in Europa sta procedendo in linea con l’action plan fissato dalla commissione Europea, che prevede il lancio commerciale del 5G in almeno una grande città di ogni stato membro entro il 2020, la copertura di tutte le aree urbane e dei principali corridoi di trasporto terrestre entro il 2025.

L’Italia sta facendo la sua parte essendo l’unico paese europeo in cui siano state assegnate frequenze 5G in tutte e tre le bande disponibili (700MHz, 3.5 GHz, 26 GHz), il terzo paese per numerosità di trial 5G dopo Spagna e Francia ma subito prima della Germania, uno dei paesi attraversati dai 9 corridori “cross-border” in cui c’è la volontà di sperimentare applicazioni di veicoli automatici connessi in 5G (il corridoio “Brennero” da Innsbruck a Modena).

L’estate del 2019 segnerà il passaggio dalla stagione delle pure sperimentazioni a quella dei lanci commerciali: il lancio commerciale del 5G di Tim è atteso prossimamente.

Il 5G è anzitutto una grande opportunità per il Paese, perché permetterà di offrire ai cittadini nuove connessioni ultra-broadband fisse e mobili, con nuovi servizi e contenuti, consentirà di incrementare la competitività delle imprese grazie a processi produttivi più efficienti, di potenziare la sicurezza della comunità e di facilitare i servizi della pubblica amministrazione.

Il 5G è anche un ecosistema di imprese che collaborano nella realizzazione di nuove soluzioni applicative, come tale diventerà una opportunità di crescita per le aziende del comparto dell’Ict oltre che dei professionisti che lavorano in questo settore.

Le sperimentazioni svolte negli ultimi due anni dai principali operatori nazionali in differenti aree della penisola hanno permesso di verificare in campo le principali applicazioni del 5G in tutti gli ambiti di interesse: dai servizi di connettività fissa con l’ultima tratta su 5G (il cosiddetto Fixed Wireless Access – Fwa), al potenziamento della banda mobile ultralarga con velocità di picco fino a 20 Gb/s, ai servizi di Internet of Things massivi per il monitoraggio ambientale o la logistica avanzata, senza dimenticare le applicazioni a fortissima interattività come i robot e droni connessi controllati da remoto o i videogiochi interattivi multiplayer da telefonino (il cosiddetto cloud gaming).

In linea con la propria strategia corporate, ciascun operatore sembra aver individuato una propria strada di valorizzazione del 5G: qualcuno punta su Fwa, altri privilegiano i servizi di sicurezza pubblica e telemedicina, per altri ancora il focus sono le applicazioni di robot industriali connessi, senza tralasciare il monitoraggio strutturale massivo degli edifici in un paese trafitto da recenti tragedie come il terremoto dell’Aquila o il crollo del ponte Morandi.

Grazie al 5G il mobile internet evolve verso un nuovo livello di esperienza, marcando il divario rispetto alle generazioni precedenti, in particolare con nuove applicazioni video per un target ampio e trasversale ed avanzate soluzioni di gaming e realtà virtuale per un target giovane ed attento alle innovazioni.

Con il 5G anche il cloud cambia pelle, diventa più distribuito, più vicino all’utilizzatore per accorciare il percorso dei dati ed aumentare l’interattività (il cosiddetto “edge computing” – elaborazione ai “bordi” di rete). La rete 5G è liquida, flessibile, in grado di adattare le risorse impiegate in funzione dei servizi offerti: elevato bit rate per applicazioni affamate di banda come la videosorveglianza, minore velocità ma grande affidabilità per una moltitudine di sensori distribuiti, con batterie in grado di durare fino a 10 anni (il cosiddetto “slicing” – ad ogni servizio la sua “porzione” di rete).

La rete 5G di Tim si integrerà con applicazioni realizzate da sviluppatori interni ed esterni e raggiungibili su cloud pubblico o privato, ponendo le basi per arricchire la connettività con servizi di piattaforma su misura per i diversi mercati verticali, in modo flessibile veloce ed economico.

Come Tim abbiamo preparato il lancio del 5G con un piano di sviluppo iniziato nel 2016, quando abbiamo avviato insieme ad Ericsson il programma 5G for Italy per la creazione di un ecosistema di partner impegnati sul 5G; a Dicembre 2017 abbiamo iniziato a sperimentare nei nostri laboratori di Torino il 5G su banda millimetrica, a Settembre 2018 abbiamo coperto in 5G lo stato di San Marino. Circa un mese dopo, ad ottobre 2018, abbiamo mostrato il funzionamento di un’auto completamente guidata da remoto grazie al 5G.

Parallelamente abbiamo avviato in accordo con il Mise una sperimentazione su larga scala nell’area di Bari-Matera, nella quale abbiamo progettato circa 70 use case 5G, in larga parte già realizzati o in via di finalizzazione.

La tappa del Giro d’Italia Riccione-San Marino del 19 maggio scorso, grazie al 5G di Tim è stata ripresa in tempo reale con telecamere 360 per offrire agli spettatori una nuova esperienza di intrattenimento, mentre dallo scorso aprile al terminal 3 dell’Aeroporto Leonardo da Vinci è possibile visitare piazza Navona in realtà virtuale sempre grazie al 5G di Tim.

Dall’inizio di questo percorso abbiamo lavorato per offrire soluzioni innovative a tutti i segmenti della nostra clientela, individui, imprese, Pubblica Amministrazione.

Insieme ad Ericsson e Comau abbiamo realizzato un braccio robotico completamente controllato in 5G, con la Smart City Control Room dimostrata anche in occasione dell’ultima Digital Week, abbiamo realizzato uno strumento di controllo integrato ai vari servizi 5G per le Smart City. All’ultimo Mobile World Congress abbiamo mostrato il multivideo in alta risoluzione ed un videogame e-sport su telefonino 5G.

Per ciascuno di questi mercati verticali abbiamo già sottoscritto accordi con le più importanti aziende italiane e internazionali per la realizzazione congiunta delle soluzioni innovative 5G.

Per la rilevanza che riveste nella strategia Tim, lo sviluppo del 5G viene monitorato da un cantiere di lavoro inter-funzionale, cui contribuiscono tutte le funzioni coinvolte e coordinato dal responsabile marketing consumer Fabrizio Gorietti e dal responsabile marketing business Antonio Cirillo.

Il 5G sarà inoltre impiegato per potenziare ulteriormente la copertura ultrabroadband nazionale di Tim, nell’ambito di un piano in cui tutte le tecnologie fisse e mobili saranno presidiate ed impiegate in coerenza con le esigenze dei clienti e dei distretti industriali.

Tutti concordano sul fatto che la rapida adozione del 5G dipenderà dalle idee e soluzioni innovative che giungeranno, oltre che dalle R&D dei big di settore, dalle start-up e le Pmi innovative, in questo senso Tim sta lavorando su più fronti: da un lato sul potenziamento dell’internal innovation attraverso il finanziamento di 30 nuovi dottorati in ambito tecnologico, dall’altro sullo sviluppo del programma di accelerazione Tim WCap, avviato nel 2009, che sino ad oggi ha supportato la crescita di oltre 100 start-up ancora attive, e conta 5 centri in Italia con oltre 4.000 metri quadrati dedicati al co-working.

A supporto di questa rivoluzionaria trasformazione Tim ha avviato un significativo programma di ampliamento del proprio portafoglio di competenze con l’introduzione di nuovi mestieri, investendo in particolare su diverse dimensioni: conoscenza di nuovi mercati, modelli di business e relativi servizi offerti (es. ruoli di virtual designer e user experience designer), presidio dei nuovi paradigmi tecnologici (es. ruoli di virtual network engineer, cloud application & platform engineer) e nuove modalità di lavoro coerenti con i percorsi di digital transformation (es. ruoli di data scientist e scrum master).

Tim sta inoltre sviluppando un piano per l’alfabetizzazione digitale del Paese con l’obiettivo di colmare il gap rispetto all’Europa. Il piano andrà ad interessare una larga fascia della popolazione – giovani e meno giovani – per approfondire temi chiave come la Cyber security, l’identità digitale, l’IoT, il coding e tanti altri. Avrà anche l’obiettivo di spiegare alle aziende i vantaggi del digitale per reinventarsi e competere in un mercato sempre più competitivo. Il progetto coinvolgerà tutte le linee Tim e i migliori partner del Gruppo. Tim Academy, la divisione specializzata in formazione, si occuperà di sviluppare i moduli formativi coadiuvata dai migliori esperti di ogni settore.

Una particolare attenzione sarà riservata da Tim al tema della Cybersecurity, con un approccio alla progettazione dei servizi 5G che sarà improntato al concetto del security-by-design. Con il lancio del 5G di Tim mettiamo finalmente a disposizione dei nostri clienti un nuovo strumento per soddisfare le loro esigenze di comunicazione e di servizi sempre più evoluti, trasformando in realtà cose che fino a ieri appartenevano al mondo della fantasia cinematografica. Perché, come dice una famosa citazione di Walt Disney, “Se puoi sognarlo puoi farlo.”

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