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I cellulari che emettono meno radiazioni? Samsung, Zte e LG al top della classifica

L’Ufficio federale tedesco per la protezione dalle radiazioni ha pubblicato la lista dei 16 dispositivi migliori e peggiori. Maglia nera a Xiaomi

Pubblicato il 06 Feb 2019

Antonio Dini

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Samsung Galaxy Note 8, Zte Axon Elite e Lg G7 sono al top della classifica per i telefoni che emettono meno radiazioni, o meglio che hanno un tasso di assorbimento specifico (meglio conosciuto come Sar, Specific Absorption Rate) più basso, calcolato in watt per kilogrammo di peso.

E, all’opposto, bandiera nera per Xiaomi Mi A1, OnePlus 5T e Xiaomi Mi Max 3, che sono i tre telefoni con i tassi di assorbimento maggiori.

Il Bundesamt für Strahlenschutz, l’Ufficio federale tedesco per la protezione dalle radiazioni ha aggiornato le statistiche che presentano la lista dei 16 telefoni migliori e peggiori secondo questo indicatore e le due classifiche sono state pubblicate sul sito di Statista. E non è una scala di poco valore, visto la costante presenza e vicinanza del telefono cellulare nella vita di tutti noi: tenuto in tasca o in borsa, sistematicamente avvicinato alla testa quando si tratta di telefonare o mandare messaggi vocali (l’utilizzo di auricolari con filo è a meno del 2% delle telefonate, mentre quelli via Bluetooth non risolvono il problema delle radiazioni) il telefonino è sempre con noi e da sempre è osservato con attenzione per cercare di capire l’effetto possibile delle onde radio che vengono emesse dagli apparecchi durante la fase di stand-by e durante quella di trasmissione.

Questo perché non tutti gli apparecchi sono creati uguali, come ci ricorda anche il caso dell'”antenna gate” di alcuni anni fa, in cui Apple venne accusata di aver realizzato un telefono che non riusciva a tenere bene il segnale durante le telefonate perché la mano di chi lo utilizzava faceva “velo” alle antenne montate sulla scocca e ne disturbava l’utilizzo.

I telefoni moderni hanno sempre più antenne per le differenti frequenze e tecnologie di telefonia mobile (2G, 3G, 4G ma fra poco anche 5G) ma anche per Bluetooth e WiFi su almeno due frequenze diverse. E, nonostante l’emissione radio sia diventata sempre più sofisticata e modulata, i differenti modelli di apparecchio telefonico smart rispondono in maniera molto diversa sul campo.

Tra i migliori, come detto, il Note 8 di Samsung, che ha il tasso più basso. Nella classifica dei 16 migliori, stabilita con i criteri dell’ufficio tedesco e applicata ai modelli in commercio al 10 dicembre 2018 (di Apple, Blackberry, Google, Htc, Huawei, Lg, Motorola, OnePlus, Samsung, Sony, Xiaomi, Sony e Zte) ci sono ben otto apparecchi della coreana Samsung, tre della cinese Zte, due della coreana Lg e due dell’americana Motorola (acquistata dalla cinese Lenovo) oltre alla taiwanese Htc. Da notare la mancanza di apparecchi di altri grandi produttori cinesi e soprattutto di Apple.

L’azienda californiana invece compare nella classifica dei sedici “cattivi” con due apparecchi (iPhone 7 e iPhone 8, non ci sono gli apparecchi più recenti) mentre compare anche Google con i Pixel 3 e Pixel 3 XL, una volta la cinese Zte, due volte Htc, e ben quattro volte le cinesi Xiaomi e OnePlus.

Non esiste uno studio scientifico che dimostri quali possono essere i livelli di sicurezza effettivi dall’assorbimento di radiazioni emesse dai telefoni cellulari. Il criterio utilizzato dal centro tedesco è basato su due soglie di assorbimento delle radiazioni: inferiore o superiore a 0,6 watt per kilogrammo. La soglia è definita “l’angelo blu” (Der Blaue Engel) e nelle due liste qui presentate i telefoni che emettono più radiazioni superano di almeno due volte questo livello, mentre i telefoni più “verdi” ne sono ben al di sotto.

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