IL REPORT

Edilizia, cv addio. Adesso il lavoro si cerca sui social network

Secondo i risultati della “Prima indagine sul lavoro nel settore delle costruzioni” di GeoJob Recruitment, tre lavoratori su 10 usano Facebook per scambiare informazioni strategiche per la ricerca di impiego. Tre su quattro non si sono mai rivolti a un’agenzia

Pubblicato il 18 Feb 2019

Indagine-geoJOB-2019

La tecnologia digitale sta cambiando il modo di cercare impiego nel mondo delle costruzioni. Piuttosto abili nell’impiego di cellulari e smartphone e nell’utilizzo dei social network, i lavoratori dell’edilizia riescono a fare rete e a scambiarsi informazioni strategiche per la ricerca del lavoro, soprattutto tramite Facebook (28,2%). Il canale privilegiato per la ricerca di occupazione resta comunque il passaparola tra amici e parenti, utilizzato dal 40,7% del campione, seguito dai social media (22,7%) e, in misura sensibilmente minore, dai portali di offerte di lavoro come Monster, InfoJobs e gli altri operatori online (11,4%). Lo rivelano i risultati della “Prima indagine sul lavoro nel settore delle costruzioni”, condotta da GeoJob Recruitment, che mette in luce le attese, le attitudini e i timori dei lavoratori in uno dei comparti più importanti dell’economia italiana. La survey, condotta online dalla struttura di ricerca Kickthecan, mostra l’alto livello di coinvolgimento degli addetti del comparto edile rispetto al tema del lavoro e indica quali canali vengono utilizzati per trovare impiego. L’analisi ha intercettato gli utenti iscritti a sette gruppi professionali di Facebook evidenziando alcuni tratti significativi del profilo di questi lavoratori, come l’interesse per le nuove tecnologie, che sono utilizzate con molta intelligenza, e il desiderio urgente di aggiornamento specialistico, inteso come elemento essenziale per aumentare le proprie opportunità di lavoro.

Secondo l’indagine, le agenzie per il lavoro generaliste (Adecco, Gi Group, Umana, Randstad ecc.), vengono scelte come canale per la ricerca di occupazione soltanto dal 9,6% del totale. In ogni caso il dato più rilevante è che il 76,1% del campione non ha mai fatto l’esperienza di un’agenzia per il lavoro. E del restante 23,9%, coloro che non si sono trovati “per niente bene” rappresentano quasi la metà, il 46,4%, contro un 7,1% che esprime la piena soddisfazione. Altra nota di rilievo è che il 96% dei rispondenti ha svolto il questionario direttamente dallo smartphone, a testimonianza di quanto mobile e dinamico sia il popolo dei lavoratori edili. Un’indicazione molto utile rispetto alle iniziative di comunicazione rivolte a questo pubblico.

“È praticamente impossibile costringere questi lavoratori a scrivere il curriculum seduti a un tavolino”, commenta in una nota Vittorio Massimo Borgo, amministratore unico di geoJob. “Occorre trovare altri metodi per intercettare i loro bisogni, senza sottovalutarne mai l’intelligenza e la prontezza. Si tratta di un popolo con una socialità acceleratissima e che sa suggerire spontaneamente gli strumenti più utili per un corretto percorso di recruiting”.

La mission di GeoJob, startup incubata da Speed Mi Up, si basa appunto sulla constatazione che l’impiego delle piattaforme digitali e dei social network si presta ottimamente alla ricerca di lavoratori ben profilati. Si tratta di strumenti digitali senza i quali il recruitment rimarrebbe un processo ancora lungo e soprattutto costoso. Per le agenzie per il lavoro diventa quindi cruciale abbracciare la grande opportunità offerta dall’evoluzione di queste tecnologie. “Questi risultati confermano che gli operatori coinvolti nell’intermediazione del lavoro si trovano oggi di fronte a una grandissima sfida”, continua Borgo. “Siamo tutti chiamati a rivestire un ruolo innovativo nel recruitment, e l’impiego delle nuove tecnologie ci aiuterà sempre di più a far incontrare rapidamente ed efficacemente la domanda e l’offerta di lavoro”.

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