L'INTERVENTO

Buttarelli: “Gdpr standard globale per la privacy, ora colmare le lacune”

Il Garante europeo: “Le nuove regole riferimento internazionale, ma restano da rivedere le norme sulla protezione dei dati per le istituzioni e gli organismi dell’Ue e quelle sulla ePrivacy”. Sul caso Facebook-Cambridge Analytica: “Solo la punta dell’iceberg”

Pubblicato il 20 Mar 2018

Patrizia Licata

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Il 2018 sarà un anno cruciale nelle politiche europee per la protezione dei dati personali e, in qualità di co-conduttore della Conferenza internazionale sui commissari per la protezione dei dati e la privacy (ICDPPC) del 2018 e di attore chiave nella riforma e attuazione del nuovo Regolamento europeo per la protezione dei dati personali Gdpr, lo European data protection supervisor (Edps) rimarrà in prima linea nel dialogo globale sulla data protection e la privacy nell’era digitale. Lo ha detto oggi l’Edps, o Garante europeo della privacy, Giovanni Buttarelli, presentando la sua Relazione annuale 2017 alla commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (LIBE) del Parlamento europeo.

“Nella Strategia Edps 2015-2019, abbiamo stabilito tre obiettivi e un piano d’azione per aiutare l’Ue a dare l’esempio nel dialogo globale sulla protezione dei dati e la privacy nell’era digitale“, ha dichiarato Buttarelli. “Come dimostra la nostra Relazione annuale 2017, siamo sulla buona strada per raggiungere il nostro obiettivo. A ottobre di quest’anno Bruxelles ospiterà la 40ma International Conference of Data Protection and Privacy Commissioners. Si tratta di un’opportunità unica per mostrare il ruolo guida svolto dall’Ue in questo settore. Concentrandoci sul tema dell’etica digitale, esploreremo risposte efficaci, internazionali e interdisciplinari alle sfide che affrontiamo nell’era digitale”.

Sul Gdpr, Buttarelli ha chiarito che il nuovo regolamento generale sulla protezione dei dati, che si applicherà a tutte le società e organizzazioni che operano all’interno dell’Ue dal 25 maggio 2018, è considerato in molti paesi del mondo un punto di riferimento di altissimo livello. Tuttavia, ha aggiunto il Garante europeo, mentre la tecnologia continua a svilupparsi a un ritmo rapido, il nuovo quadro di protezione dei dati dell’Ue rimane incompleto: è urgente rivedere le norme sulla protezione dei dati per le istituzioni e gli organismi dell’Ue e nuove regole sulla ePrivacy. L’Edps sta lavorando a stretto contatto con una serie di partner, dai Garanti privacy nazionali all’Article 29 Working Party, per preparare le linee guida sul Gdpr e assicurare piena operatività per il nuovo European Data Protection Board (EDPB) da maggio 2018.

Parlando in conferenza stampa a Bruxelles, il Garante europeo dei dati personali è intervenuto anche per commentare il caso Facebook-Cambridge Analytica, affermando che purtroppo si tratta solo della “punta dell’iceberg” e che “il problema è reale e urgente”: le prossime elezioni al Parlamento europeo saranno un importante banco di prova della tenuta dei sistemi democratici all’influenza della disinformazione via web e reti social. Buttarelli ha rivelato che l’Europarlamente sta pensando di creare un comitato ad hoc sulla raccolta dei dati online e le fake news e che l’Edps offrirà a tale comitato “pieno supporto”.

 

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