CITIZEN SCIENCE

Ricerca sul cancro, Airc e Vodafone lanciano progetto di genomica computazionale

Attraverso DreamLab si potrà mettere a disposizione la potenza di calcolo inutilizzata del proprio smartphone per contribuire a spingere le attività di indagine nell’ambito del progetto “Genoma in 3D”. Nella prima fase si stima un utilizzo di 117mila ore-cellulari

Pubblicato il 29 Mag 2019

D. A.

DreamLab_FondazioneVodafone_Schermata

Una nuova app che trasforma lo smartphone in uno strumento per accelerare la ricerca sul cancro attraverso la genomica computazionale. È questo DreamLab, un progetto di ‘citizen science‘ lanciato da Fondazione Vodafone Italia e Airc che consentirà ai cittadini di sostenere concretamente il lavoro dei ricercatori dell’istituto di oncologia molecolare Ifom.

DreamLab – ideata e sviluppata da Fondazione Vodafone – offre a chiunque possieda uno smartphone la possibilità di contribuire alla lotta contro il cancro mentre il suo cellulare è inattivo, in carica, durante la notte. La potenza di calcolo degli smartphone – normalmente impiegata per posta elettronica, app, streaming di video o musica – è infatti una risorsa inutilizzata durante la notte. Grazie a DreamLab, può essere messa a servizio del progetto di ricerca “Genoma in 3D”, condotto con il sostegno di Airc presso Ifom.

Quando lo smartphone è inutilizzato e collegato alla rete elettrica, l’app scarica piccoli pacchetti di dati e li restituisce ai ricercatori una volta elaborati, contribuendo a caratterizzare in modo accurato la struttura tridimensionale del Dna all’interno del nucleo cellulare. I risultati ottenuti da queste analisi potranno aiutare a comprendere meglio le mutazioni genetiche nei pazienti colpiti da tumore. L’obiettivo in prospettiva è ottenere un quadro più completo di ciascun tumore, per meglio definire la prognosi e, di conseguenza, identificare terapie più personalizzate.

L’approccio del calcolo distribuito riduce drasticamente il tempo necessario per l’analisi di grande quantità di dati. Nella prima fase del progetto si prevede di utilizzare in totale circa 117 mila ore di calcolo sui cellulari: se con un computer dotato di un processore a otto core, attivo 24 ore su 24, sarebbero necessari circa 600 giorni, con una rete di soli mille smartphone, attivati per sole sei ore a notte, il tempo necessario si riduce di circa 30 volte.

Il cancro è una malattia del genoma, cioè del complesso di informazioni genetiche contenute nel nostro Dna”, spiega in una nota Francesco Ferrari, ricercatore Airc responsabile del laboratorio di genomica computazionale di Ifom. “Attraverso i dati elaborati grazie a DreamLab riusciremo ad avere analisi avanzate su dati di architettura 3D della cromatina, per identificare in cellule normali i punti di contatto (geni bersaglio) e in seguito utilizzare questi risultati per interpretare quali mutazioni sono importanti per la prognosi in pazienti di tumore al seno. Il progetto potrà essere esteso in futuro anche ad altri tipi di tumore”.

Dopo il successo del lancio in Australia, Nuova Zelanda e Regno Unito, DreamLab arriva anche in Italia, testimoniando ancora una volta l’impegno della nostra Fondazione nel favorire l’uso delle nuove tecnologie come strumento di innovazione sociale e di miglioramento della vita delle persone”, afferma Maria Cristina Ferradini, Consigliere Delegato di Fondazione Vodafone Italia.

Dopo aver scaricato gratuitamente DreamLab dall’app store per iOS o PlayStore per Android, l’utente potrà scegliere quanti dati di rete mobile o WiFi donare alla ricerca. Per i clienti Vodafone Italia, l’utilizzo non comporta il consumo del traffico dati.

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