IL PROGETTO

Didattica innovativa, debutta al Polimi l’hybrid learning di Cisco

Mix digitale-fisico per le 340 “aule estese” già allestite, che potranno connettere fino a 1.000 studenti attraverso la piattaforma Webex e una rete di telecamere. “Esperienze utente di qualità ed inclusive”

Pubblicato il 11 Set 2020

learning

Connessione contemporanea di 1.000 studenti, telecamere intelligenti che garantiscono un’esperienza simile alla presenza fisica, audio e video di qualità. Succede al Politecnico di Milano dove debutta l’hybrid learning progettato da Cisco, che punta a una didattica inclusiva, in cui tutti si sentano partecipi.

Il progetto, che ha visto Cisco impegnata nell’allestimento – in 40 giorni – di 340 aule dislocate nei diversi campus del Politecnico di Milano, ha come obiettivo la realizzazione del binomio digitale e fisico così da fornire, fa sapere l’azienda, “esperienze utente di qualità ed inclusive”.

Approccio ibrido per l’inclusione

“In tutti i campi, e quello dell’apprendimento non fa eccezione, dobbiamo immaginare un futuro diverso – dice Agostino Santoni, Ad di Cisco Italia -: la crisi sanitaria ha imposto nuovi paradigmi, evidenziando la necessità di progettare nuovi modi di lavorare, di apprendere, di interagire. L’esclusivo utilizzo del digitale è stata una soluzione perfetta in una situazione di grandissima emergenza: l’esperienza, in particolare in ambito scolastico, ci ha insegnato che non possiamo prescindere da un approccio ibrido che unisca fisico e digitale, che coinvolga maggiormente le persone”.

WHITEPAPER
Cosa si può chiedere a ChatGPT? Scarica la guida 2023: consigli per l’uso, esempi ed opinioni

Le “aule estese” a studenti on e offline

“Non si tratta solo di garantire la continuità di apprendimento a chi non può raggiungere l’aula, ma di ideare e mettere in campo nuovi modi di insegnare e di apprendere – dice Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano -. Nelle nostre “aule estese”, frequentate cioè in contemporanea da studenti presenti fisicamente e connessi online, sta per nascere una nuova didattica che sarà il risultato di una collaborazione attiva e creativa tra studenti e docenti e soprattutto tra i docenti stessi”.

La tecnologia adottata

La soluzione implementata prevede l’utilizzo delle soluzioni audio e video di Cisco e della piattaforma Cisco Webex che si integra in modo trasparente con Moodle e con le altre soluzioni presenti presso l’ateneo, potenziandole e permettendo, ad esempio, la connessione contemporanea di 1.000 partecipanti alla stessa lezione.

Le 340 aule sono dotate di soluzioni audio e video Cisco: si tratta di telecamere intelligenti capaci di seguire in maniera automatica i movimenti dei docenti in aula e che offrono quindi agli studenti collegati da remoto la possibilità di vedere sempre il professore in qualunque punto dell’aula si trovi, vivendo un’esperienza molto simile a quella che vivono i ragazzi presenti fisicamente in aula.

Per svolgere le lezioni, il sistema Cisco consente inoltre di utilizzare, in modo indifferente, la tradizionale lavagna, un pc, un tablet o una tavoletta grafica, a garanzia della più ampia libertà di condivisione di contenuti con chi assiste alla lezione da casa, che può naturalmente porre domande, condividere materiali e interagire con l’aula fisica.

Il progetto, spiega Cisco, è frutto di due elementi determinanti: l’esperienza maturata con il mondo della scuola nei mesi di lockdown: 10.000 scuole hanno potuto continuare a svolgere le lezioni grazie al supporto della tecnologia Cisco. E la flessibilità e apertura all’integrazione della piattaforma Cisco Webex e delle soluzioni audio e video di Cisco.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articolo 1 di 3