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Nasce Trentino Digitale, la società unica dell’Ict

Frutto della fusione tra Informatica Trentina e Trentino Network, la newco sarà ufficialmente operativa da luglio. Il presidente della Provincia Ugo Rossi: “La società sarà uno strumento di ulteriore innovazione sul territorio, creando valore e opportunità anche per il settore privato”

Pubblicato il 19 Feb 2018

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Migliorare l’efficienza dei servizi a favore di cittadini ed imprese e garantire l’interconnesione del territorio, questa la mission di Trentino Digitale, la nuova società provinciale che nascerà a luglio 2018, al termine di un percorso di fusione fra Trentino Network ed Informatica Trentina. Il piano è stato approvato in via preliminare dalla giunta provinciale di Trento.

Nascerà così un polo dell’informatica e delle telecomunicazione che svilupperà i servizi del futuro, con l’obbiettivo strategico di migliorare la vita dei cittadini, favorire lo sviluppo delle imprese e rendere più efficaci i servizi resi della pubblica amministrazione. Un’operazione che porterà, inoltre, a consistenti risparmi  – si stimano di 3 milioni e mezzo compresi quelli già effettuati dalle società fin dal 2014. Si pensi ad esempio al blocco del turnover e alla riorganizzazione che ne è conseguita che ha determinato minori costi a parità di servizi erogati.

“Trentino Digitale – spiega il presidente della Provincia Ugo Rossi – avrà la governance di tutte le attività, anche di quelle che in questo momento sono esternalizzate e, grazie alle competenze già presenti nelle attuali società, potrà essere uno strumento di ulteriore innovazione sul territorio, creando valore e opportunità anche per il settore privato”. Nelle prossime settimane si arriverà all’approvazione definitiva (in commissione e poi di nuovo in giunta) per concludere il processo.

Il piano di fusione individua precise strategie, come la creazione di un data center unico al servizio di tutti i livelli della pubblica amministrazione locale e contemporaneamente dentro le logiche di pianificazione nazionale dei Data Center sul territorio. “Si lavora ad un’alleanza con altre Regioni con l’ambizione di far diventare questo data center unico un polo di aggregazione di livello nazionale – sottolinea Rossi – non rinunciando ad essere fattore attrattivo anche rispetto allo sviluppo dei data center privati, considerando che tutti i grandi operatori stanno cercando di gestire il governo dei cloud”.

Sul fronte dell’ottimizzazione dei sistemi hardware sul territorio, legata al tema della cyber security, l’obiettivo strategico è quello di essere comunque padroni dei dati della pubblica amministrazione e non darli in gestione a terzi, seppure all’interno della partecipazione al data center. L’impegno dunque è quello di offrire maggiori contenuti alle reti di cui Trentino Network è già proprietaria e al tempo stesso completare il piano di sviluppo della banda larga, ulteriore volano per creare servizi innovativi a livello informatico.

Sulla strada del consolidamento anche l’Emilia-Romagna che stringe sulla fusione tra Lepida e Cup 2000. L’operazion farà nascere una società unica specializzata sul digitale.

Sia Lepida sia Infiormatica Trentina partecipano, insieme a Insiel, al progetto Tripolo.  Regioni e territori, tra loro differenti eppure accomunati da sistemi infrastrutturali simili, interconnettano virtualmente fibre ottiche e servizi erogati nel primo data center pubblico tripolare, federato, pluriregionale, multisocietario e, cosa ancora più importante, condiviso. Per ora il progetto vede impegnate le in house in house di Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia e Provincia di Trento ma può a buon titolo diventare un mo dello nazionale.

L’obiettivo primario sarà quello di diffondere ed armonizzare le best practice operative e di processo, sviluppare ed erogare in modalità distribuita servizi sempre nuovi e permettere effettive e misurabili economie di scala, secondo le linee guida previste da Agid e in piena coerenza con l’Accordo Regioni-Agid. Il progetto Tripolo anzi, nell’ottica di rafforzare ancora di più tale intesa e il raccordo necessario tra Regioni, PA  centrale e Agende digitali nazionali e regionali, verrà sviluppato anche con la finalità di essere predisposto per aggregare ulteriori soggetti nei territori confinanti che desiderino inserirsi in un’ottica di condivisione delle strategie Ict, di razionalizzazione degli investimenti e di risoluzione delle obsolescenze infrastrutturali.

Come spiegato un’intervista a CorCom da Paolo Panontin, presidente della commissione speciale Agenda digitale (Adi) della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, “il progetto Tripolo tra le società Ict in house di Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia e Provincia Autonoma di Trento rappresenta un ulteriore passo in avanti sulla via della condivisione di know how e delle reti infrastrutturali per favorire l’ammodernamento della Pubblica amministrazione e lo sviluppo del sistema Paese.

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