AZIENDE

Amazon vola dopo la trimestrale record, sarà la prima “trillion dollar company”?

Per gli analisti Usa il colosso di e-commerce e cloud potrebbe sfondare prima di Apple il tetto della capitalizzazione di mercato da 1.000 miliardi di dollari, grazie ai business innovativi. Unico rischio: l’intervento del regolatore

Pubblicato il 27 Apr 2018

Patrizia Licata

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La trimestrale record di Amazon galvanizza la Borsa e gli analisti, ora pronti a scomettere su un risultato storico per il colosso di Jeff Bezos: prezzo del titolo a 1.200 dollari e capitalizzazione di mercato che sfonda il tetto dei 1.000 miliardi di dollari. A puntare sul gruppo americano del commercio elettronico e del cloud sono in particolare gli analisti di Macquarie, che hanno pubblicato una nota entusiastica alla luce dei risultati messi a segno da Amazon nel primo trimestre del 2018.

Il gigante delle vendite online ha infatti riportato entrate in crescita del 43% a 51,04 miliardi di dollari, contro i 49,78 miliardi previsti; l’utile netto è raddoppiato a 1,06 miliardi. Amazon Web Services, player numero uno dei servizi cloud, ha registrato vendite in aumento del 49% a 5,44 miliardi mentre i profitti operativi balzano del 57% a 1,4 miliardi. Dopo la pubblicazione della trimestrale le azioni sono cresciute fin del 7% nelle contrattazioni after hours.

“Riteniamo che anche senza espansione significativa nell’attività core delle vendite online, gli altri rami di business possano spingere notevolmente la crescita dei profitti nei prossimi anni e fare di Amazon la prima azienda da un trilione di dollari”, ha scritto l’analista di Macquaire Ben Schachter. “Le sue vendite online comunque continuano a sottrarre quote praticamente a tutti i concorrenti e intanto il servizio Prime, il cloud di AWS e la pubblicità macinano risultati ben al di sopra delle aspettative”. Amazon Prime ha appena sfondato quota 1 milione di abbonati e gli analisti hanno già espresso la loro soddisfazione: l’azienda di Bezos viene premiata dai suoi azionisti proprio per la strategia di espansione di lungo periodo, che punta alla conquista dei mercati internazionali, con l’Europa in pole position per fare da traino a business multiforme che include l’offerta video e musica in streaming, gli speaker Echo per la casa intelligente, l’assistente vocale Alexa e presto anche un robot domestico.

Le prevision di Schachter sono le più rosee formulate a Wall Street: implicano un aumento del 40% del valore attuale del titolo Amazon. L’analista resta convinto che il colosso possa centrare l’obiettivo a patto che non intervenga la stretta regolatoria: l’unico nemico di Jeff Bezos è il governo (americano in primis, ma non solo). “La nostra preoccupazione primaria resta il rischio regolatorio e la possibile interferenza del mondo politico”, ha scritto Schachter. “Il successo di Amazon potrebbe suscitare i timori di vari governi nel mondo”.

Oggi Amazon è la seconda più grande azienda americana per capitalizzazione di mercato (736 miliardi di dollari); Apple la supera (833 miliardi) ma cresce a tassi meno brillanti: le speculazioni su chi diventerà per prima la trillion-dollar company americana sono già partite.

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