SUPPLY CHAIN

Il mondo della gioielleria si converte al blockchain. Via a maxi progetto con Ibm

Richline e Helzberg Diamonds fra i colossi che hanno deciso di adottare il sistema con l’obiettivo di tracciare la provenienza di metalli e pietre e garantire al consumatore un prodotto “etico”. I primi a finire sul registro distribuito saranno gli anelli da fidanzamento in oro e brillanti

Pubblicato il 26 Apr 2018

Patrizia Licata

gioielli-131112114718

Le aziende dei gioielli sono pronte a mettere le loro creazioni in oro e diamanti sulla blockchain – purché certificata. Per questo un gruppo di aziende che include Richline (parte di Berkshire Hathaway) si è alleato con Ibm per sviluppare e implementare una tecnologia blockchain mirata alle esigenze della loro industria e, in particolare, al tracciamento dell’origine delle materie prime e pietre preziose, a garanzia di un prodotto finale più etico.

L’iniziativa prende il nome di TrustChain e include l’azienda della raffinazione dei metalli preziosi Asahi Refining, la catena retail Helzberg Diamonds, il fornitore di metalli preziosi LeachGarner e il provider di certificazioni indipendenti Underwriters Labs (UL). L’obiettivo è rendere più semplice per i consumatori risalire alla fonte dei metalli preziosi alla base dei gioielli che indossano, ripercorrendo i vari passaggi sulla supply chain che portano dalla miniera alla creazione d’oreficeria. La tecnologia targata Ibm sarà applicata inizialmente al tracciamento di sei modelli di anelli in oro col brillante (un classico tipicamente venduto come “anello da fidanzamento”) e sarà disponibile per i consumatori a fine 2018.

La blockchain è uno dei settori innovativi con cui Ibm sta trasformando il suo business, con applicazioni che spaziano su più settori, tra cui l’alimentare, dove i grandi gruppi della produzione e della distribuzione possono tracciare più facilmente, grazie al registro distribuito, l’origine delle materie prime, a garanzia della sicurezza del prodotto finito. Ibm ha anche formato una joint venture con A.P. Moeller Maersk per fornire metodi più sicuri ed efficienti per la gestione del commercio globale attraverso l’utilizzo della tecnologia blockchain applicata al trasporto marittimo.

Altre aziende del comparto gioielli stanno esplorando l’applicazione della blockchain per tracciare l’origine di metalli e gemme: il colosso del diamante De Beers ha annunciato a gennaio di voler creare un sistema basato sulla tecnologia del registro distribuito e automatizzato comune a tutta l’industria per monitorare i passaggi che le pietre preziose compiono lungo la catena della distribuzione.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articolo 1 di 3