NEW ECONOMY

Sempre più donne ai vertici dell’Ict italiano: si apre una nuova era?

L’EY Digital Summit 2018 cartina di tornasole del cambiamento in atto nel nostro Paese: Elisabetta Ripa (Open Fiber), Silvia Candiani (Microsoft), Mariangela Marseglia (Amazon), Mirella Cerutti (Sas), Luisa Arienti (Sap) e Lorena Dellagiovanna (Hitachi) le ceo protagoniste dell’evento. E a rappresentare il governo la ministra Giulia Bongiorno

Pubblicato il 08 Ott 2018

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Sono sempre di più le donne protagoniste dell’Ict italiano. E l’edizione 2018 del Digital Summit di EY non solo ha fatto da cartina di tornasole di un trend di cui poco si parla nel nostro Paese, ma ha rappresentato un’occasione senza precedenti in termini di presenze al femminile “doc” a una convention sul digitale.

Quest’anno è stato un ministro donna a tenere banco sul palco dell’evento annuale di Capri, il ministro della PA Giulia Bongiorno che avrà il delicato e oneroso compito di imprimere una svolta vera alla digitalizzazione della macchina pubblica, ancora decisamente al palo. Ed è ad un’altra donna che la ministra ha affidato la guida di uno degli organismi protagonisti della partita, l’Agenzia per l’Italia Digitale. Teresa Alvaro, la nuova direttrice, è stata “virtualmente” presente all’evento: il suo nome è riecheggiato più volte nell’intervento del ministro della PA che deciso di fare leva sulle competenze e sulla esperienza di lungo corso della manager in quel dell’Agenzia delle Dogane balzata agli onori della cronaca in qualità di best practice internazionale in tema di innovazione.

A presenziare il settore delle Tlc Elisabetta Ripa, ceo di Open Fiber, la società diventata protagonista nell’arco di pochissimo tempo della banda ultralarga italiana e che con un piano da 6,5 miliardi di euro punta a cablare le case degli italiani nell’arco di cinque anni.

A rappresentare il mondo delle web company Mariangela Marseglia, numero uno di Amazon Italia, il gigante dell’e-commerce che molto sta investendo nel nostro Paese in termini di stabilimenti logistici, posti di lavoro, attività dedicate al mondo consumer e business. Ma la più importante presenza femminile si registra ai vertici delle filiali italiane di colossi dell’IT mondiale del calibro di Microsoft, Sap e Sas. Dal palco dell’EY Digital Summit Silvia Candiani, Ad di Microsoft Italia ha acceso i riflettori sulle sfide che attendono il nostro Paese e sulle potenzialità enormi dell’intelligenza artificiale in grado da sola di generare un impatto sull’economia pari a un punto di Pil. E per contribuire a spingere la digitalizzazione italiana l’azienda ha deciso di puntare molto sulla formazione di nuove competenze attraverso un programma che prevede di coinvolgere 2 milioni di persone e di formarne 500mila e certificarne 50mila di qui al 2020.

Importanti anche le sfide che attendono Luisa Arienti, Ad di Sap Italia, azienda che ha deciso di votarsi all’Intelligent Enteprise facendo leva su tecnologia di ultimissima generazione: dall’intelligenza artificiale al machine learning passando per il blockchain e l’analisi predittiva. Focus sui big data per Sas Italia, l’azienda guidata da Mirella Cerutti, country manager da gennaio 2017 dopo un ventennio in azienda. Ed è sugli advanced analytics considerati la chiave per conoscere i clienti e garantire la miglior customer experience che si sta concentrando in particolare la sfida.

Sul palco della convention annuale di EY anche Lorena Dellagiovanna, country manager di Hitachi dopo numerosi ruoli in azienda. Il mercato italiano di Hitachi oggi vale 3 miliardi di fatturato. Trasporti, sanità, energia, pubblica sicurezza e settore idrico i cinque settore in cui l’azienda sta investendo maggiormente in nome della Society 5.0, un programma lanciato dal governo nipponico ed esteso a livello globale con focus mirato sul miglioramento della vita delle persone.

Last but not least l’EY Digital Summit 2018 ha visto fra le protagoniste anche la giornalista Myrta Merlino di La7 che ha condotto i lavori della giornata clou dell’evento, quella di giovedì 4 ottobre. Una conduzione al femminile che rappresenta una “prima” assoluta per l’evento di EY. E la presenza al femminile è stata ricca anche fra i partecipanti alla convention: in sala le quote rose erano ampiamente rappresentate, un segno del cambiamento in atto nel mercato del digitale italiano.

Colmare il gender gap certo è ancora un obiettivo lontano. Ma sono molte le iniziative che nel nostro Paese mirano alla formazione e all’inclusione. Una su tutte “100 esperte”www.100esperte.it – la prima banca dati online che raccoglie nomi e profili delle donne esperte dell’area Stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica).

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