LA DIRETTIVA

Copyright Ue, affondo degli editori online: “No alla tassa sui link”

La direttiva al vaglio delle istituzioni europee porterà a uno squilibrio tra piccole e grandi testate. L’analisi del vicepresidente di Anso, Matteo Rainisio

Pubblicato il 16 Ott 2017

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Come associazione di editori nativi digitali siamo totalmente a favore del copyright e vogliamo che il nostro contenuto sia protetto, ma siamo anche convinti che ciò già sia garantito dalle vigenti normative, italiane e comunitarie. Qui è in discussione un diritto “secondario”, aka ancillary copyright, che prevede, attraverso l’articolo 11 una “tassa” sul link. Ciò significa che piattaforme digitali come aggregatori di notizie, social network o semplici blog, dovranno stringere accordi one to one con i singoli editori per l’indicizzazione/pubblicazione di anteprime di articoli con il relativo link alla fonte originale.

A nostro avviso ciò porterà ad un ulteriore squilibrio del mercato favorendo i grandi editori, a scapito dei piccoli. Ci basta guardare alla Spagna dove una legge simile è in vigore, è una delle tre nazioni al mondo dove sono spariti gli aggregatori e la diffusione delle notizie è meno facile di quello che invece avviene oggi in Italia. Sempre a Madrid i grandi editori si sono immediatamente seduti e trattare con le grandi piattaforme in maniera privilegiata rispetto ai piccoli che sono stati totalmente ignorati.

Altro aspetto estremamente controverso è che in un mondo globalizzato dove la rete non ha di fatto confini si ponga una sorta di barriera europea. Il risultato, se guardiamo all’esempio spagnolo, dove il Canon-Aede è legge da 3 anni, è la diffusione di media in lingua spagnola prodotti in Messico, al di fuori dei confini europei dove la legge è in vigore. Non è lontano un futuro dove avremo notizie su Parigi prodotte da media algerini o un quotidiano italiano prodotto in Albania, tutte nazioni fuori dalla UE che invece potrebbero continuare ad essere liberamente aggregate, linkate e cliccate.

La questione è molto accesa in tutta Europa e sono tanti i paesi che si stanno schierando a sfavore della legge. Noi come Anso ci siamo alleati con i colleghi europei ed è stata creata l’Innovative Media Coalition che aggrega Anso, Aepp in Spagna, Spill in Francia e molte altre associazioni nazionali di editori digitali. Chiediamo che tutto il paragrafo sulla tassazione del link sia eliminato, se questo non fosse possibile chiediamo che sia implementato per legge un sistema con il quale le piattaforme in maniera diretta possano decidere se la testata può essere condivisa, aggregata e con quali modalità, se gratuitamente o a pagamento.

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