STRATEGIE

Fake news, Gabriel: “Minaccia per democrazia, agire subito”

Per la commissaria Ue al Digitale Ue il fenomeno della disinformazione online è preoccupante: “C’è il rischio che degeneri ulteriormente”. Oggi la prima riunione della task force voluta da Bruxelles. In primavera il piano d’azione

Pubblicato il 15 Gen 2018

Patrizia Licata

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Le false informazioni si diffondono ad un ritmo inquietante e minacciano la reputazione dei media, il benessere delle nostre democrazie e i nostri valori democratici. Per questo dobbiamo elaborare meccanismi per identificare le fake news e limitarne la circolazione. Se non prendiamo misure a livello europeo, il rischio è che la situazione degeneri”. Lo ha dichiarato la commissaria Ue al digitale Mariya Gabriel al termine della prima riunione del Gruppo di alto livello sulle fake news e la disinformazione online dell’Unione europea, la task force Ue chiamata a elaborare strategie contro le “bufale” in Rete.

“Le tecnologie digitali hanno profondamente modificato il modo in cui i cittadini accendono all’informazione” e hanno “un’enorme potenziale” per aumentare il pluralismo dei media, ha spiegato la Gabriel. Tuttavia, ha continuato la commissaria, anche se le notizie false non sono di per sé illegali né tantomeno un fenomeno nuovo, la cassa di risonanza di Internet e dei social network permette la diffusione delle fake news a un ritmo preoccupante e raggiungendo platee enormi, al punto da minacciare le nostre stesse democrazie.

La task force europea anti-fake news è stata istituita per fornire consulenza alla Commissione Ue su come contrastare la diffusione della disinformazione online. Si tratta di 39 esperti (per l’Italia ci sono Oreste Pollicino , docente della Bocconi, e il giornalista Gianni Riotta) presieduti da Medeleine De Cock Buning, docente dell’università di Utrecht. Il gruppo contribuirà alla definizione della strategia dell’Unione europea per combattere le fake news che sarà presentata nella primavera di quest’anno.

La commissaria Mariya Gabriel ha avviato l’iniziativa a novembre 2017  su incarico del presidente Jean-Claude Juncker, dopo una consultazione pubblica; stamattina si è svolta la prima di una serie di riunioni con cui il Gruppo di alto livello dovrà fornire elementi alla Commissione per determinare la portata del fenomeno della disinformazione (comprendendo anche la sua dimensione internazionale), definire i ruoli e le responsabilità delle parti interessate, fare il punto delle posizioni espresse e formulare raccomandazioni. Per l’istituzione del gruppo, la Commissione ha lavorato in stretto contatto con la task force East Stratcom del Seae, istituita dall’Alto rappresentante/Vicepresidente Federica Mogherini nel 2015 per contrastare le attività di disinformazione condotte da attori esterni.

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