SECURITY

Iliad nel mirino del Governo: “Adeguarsi alla legge Pisanu”

Il ministro dello Sviluppo economico: “Inviate prescrizioni all’operatore” sull’utilizzo delle simbox. Coinvolto il Viminale, “rischio utilizzo sim per scopi criminali o terroristici”

Pubblicato il 26 Lug 2018

iliad

Il sistema di distribuzione automatica di sim Iliad nel mirino del Governo. All’operatore sono state “inviate prescrizioni – ha detto il ministro dello Sviluppo Luigi Di Maio in commissione Trasporti alla Camera – perché serve un’adeguamento alla norma” sull’antiterrorismo vigente in Italia.

Della questione, ha aggiunto, è stato informato anche il ministero dell’Interno perché, ha spiegato, “il solo rischio di avere una sim non registrata per utilizzi da parte di organizzazioni terroristiche o criminali ci mette a serio rischio”. Di Maio non ha escluso, inoltre, “problemi di concorrenza sleale”.

Il problema, dice Di Maio, è che “la sim viene attivata prima che la registrazione del documento di identità venga finalizzato dal terminale”. D’altra parte la compagnia di Tlc “sostiene che la dinamica è un’altra: cioè il documento di riconoscimento viene registrato in tempo reale. Procediamo con le verifiche”.

Sul tema interviene anche l’interrogazione della senatrice Annamaria Parente,  vicepresidente commissione Lavoro, sottoscritta dai colleghi dem Margiotta,  Giacobbe, Alfieri, Cucca, Garavini e Astorre. “Il nuovo gestore di telefonia Iliad – questa è la domanda al governo – rispetta le normative vigenti in materia di antiterrorismo, che  prescrivono l’identificazione di chi compra una carta sim?”. L’interrogazione però allarga lo sguardo anche sul fronte occupazione: “Iliad in Italia ha due sedi principali a Roma e Milano, con solo 200 dipendenti in 12 regioni italiane: qual è il piano per gli  investimenti dell’azienda nell’occupazione, in un settore ad alta innovazione come le tlc”.

Secondo il decreto antiterrorismo Pisanu gli operatori devono identificare in modo sicuro gli utenti prima di attivare una sim. Iliad lo fa anche attraverso le simbox presenti nei centri commerciali, una modalità diversa rispetto a quella usata dagli altri operatori. Se questi attivano solo di persona (nei negozi, tramite postino che spedisce la sim a casa) o con riconoscimento utente via video live e web cam, Iliad permette di farlo in modo più semplice. Nelle sim box infatti si può scansionare in autonomia il proprio documento e registrare un proprio video di registrazione. Secondo alcuni tra gli operatori concorrenti questo permette di attivare sim con nomi fasulli in violazione del decreto Pisanu e quindi con rischi per la sicurezza pubblica.

Iliad ha specificato che “se il processo di validazione della richiesta non va a buon fine, la sim non si può attivare”.

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