IL REPORT

Rivoluzione digitale, la chiave è nella “cooperation”

Secondo una ricerca Juniper Network e YouGov il fattore chiave per lo sviluppo delle smart community non è quello tecnologico ma il livello di cooperazione tra service provider e PA. Fondamentale la pianficazione strategica

Pubblicato il 13 Set 2018

F. Me

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I fattori chiave per lo sviluppo delle smart community? Non tanto le tecnologie come 5G, cloud e IoT ma soprattutto la collaborazione e la cybersecurity. La fotografia è scattata da una ricerca di Juniper Networks condotta in collaborazione con YouGov, secondo cui le community utilizzano l’innovazione tecnologica per trasformare la vita e il lavoro delle persone: dalla gestione automatizzata delle infrastrutture al monitoraggio ambientale, passando per le autovetture a guida autonoma fino alla conservazione e alla protezione delle informazioni sulla popolazione.

L’indagine, condotta su un campione di 12000 persone appartenenti a sei diverse paesi Emea, rivela che service provider e pubbliche amministrazioni sono considerati assi portanti per lo sviluppo, l’educazione e la protezione delle smart community.

“I progetti e le iniziative di smart community hanno il vantaggio di far leva sulle tecnologie più all’avanguardia come Iot, 5G, multicloud e AI per migliorare e persino trasformare le vite quotidiane delle persone, in particolar modo per le persone che vivono in zone rurali o in via di sviluppo – spiega Tom Ruban, Vice President, Systems Engineering Emea di Juniper Networks – Sebbene questo vantaggio sia ben riconosciuto, i risultati dimostrano anche che ciò che sta più a cuore è la sicurezza e la disponibilità di standard comuni. Allo stesso modo, la varietà e la diversità dei progetti di smart community sottolinea il bisogno di informare e rassicurare riguardo gli specifici vantaggi e su come vengono affrontate le sfide.  Intravediamo una grande opportunità per i service provider di diventare una parte fondamentale di queste community, con il supporto delle pubbliche amministrazioni. Implementare, sviluppare e sostenere questi progetti di smart community è molto spesso un’impresa complessa: Juniper Networks si impegna ogni giorno a semplificare le sfide che possono incontrare i service provider andando a creare un’infrastruttura semplificata, sicura e automatizzata”.

Quasi la metà degli intervistati (47%) ha citato la collaborazione come fattore chiave per supportare il successo di qualsiasi progetto smart community. Più di un terzo (36%) considera la cybersecurity come fattore fondamentale per il successo. Queste due componenti hanno ottenuto un punteggio più alto rispetto alla tecnologia mobile di nuova generazione (29%), alle infrastrutture internet come il cloud (28%), ai sensori e ai device connessi come l’IoT (25%) e all’automazione grazie a machine learning e intelligenza artificiale (20%).

Il 27% degli intervistati ha affermato che gli operatori di rete e i service provider dovrebbero essere considerati i primi responsabili della sicurezza di tutti i dispositivi, i servizi e i dati condivisi all’interno di una community. Quasi un quarto (23%) dichiara che tale responsabilità dovrebbe appartenere a istituzioni governative. Insieme, questi due gruppi rappresentano la metà dei rispondenti: ancora una volta, è evidente la necessità di un approccio comune per garantire il consenso di un qualsiasi progetto di smart community.

Per la metà degli intervistati (51%) il principale vantaggio risiede nel migliore accesso ai servizi pubblici, seguito dall’aumento della pubblica sicurezza e migliori servizi di emergenza (42%), da servizi in grado di migliorare lo stile di vita (39%) e da miglioramenti ambientali (39%). Il 16% ha dichiarato di non essere a conoscenza di quali siano i benefici di un progetto di smart community.

Quando chiesto come si sarebbero aspettati di raggiungere la connettività per i servizi di smart community, un terzo dei rispondenti (33%) ha affermato che dovrebbe essere compito di “una serie di service provider che si appoggiano su standard comuni”. Quasi un quarto (23%) non è stato in grado di rispondere e il 18% ha sostenuto che dovrebbe esserci un’unica rete appartenente e gestita da enti governativi.

Le due preoccupazioni principali legate alle sfide da affrontare per l’implementazione di progetti di smart community riguardano la protezione dei dati personali (42%) e la sicurezza dei dati e delle infrastrutture (40%).

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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