IL CASO

Apple supera Microsoft: è (di nuovo) l’azienda che vale di più al mondo

La Mela, con i suoi 819 miliardi di capitalizzazione, si riprende lo scettro di Wall Street e lascia indietro la casa di Redmond il cui valore è di 811,25 miliardi. Intanto si dimette Ahrendts, capo della divisione Retail: le attività passano al responsabile HR O’Brien

Pubblicato il 06 Feb 2019

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Corsi e ricorsi di mercato: Apple supera Microsoft e torna a essere la società con maggiore capitalizzazione al mondo. I titoli di Cupertino sono infatti saliti dell’1,7% a Wall Street (lo stesso incremento di Amazon), mentre quelli di Redmond hanno fatto registrare un +0,9%. In questo modo Apple è balzata a un valore di 818,85 miliardi di dollari, contro gli 811,25 miliardi di Microsoft, mettendo in atto l’ennesimo giro di valzer che vede alternarsi da qualche mese a questa parte i tre colossi dell’Ict alla testa del mercato. C’è da dire che Apple, che a ottobre valeva 1.100 miliardi di dollari, è stata l’azienda che ha dominato il 2018 e che è stata spodestata dalla sua solida posizione (incalzata a settembre da Amazon, che aveva raggiunto i mille miliardi) dai timori innescati dai risultati e dalle previsioni di vendita dell’iPhone.

Difficile dire se le nuove strategie di vendita dell’hardware della Mela morsicata abbiano a che fare con la notizia delle dimissioni di Angela Ahrendts, vicepresidente di Apple e capo della divisione Retail. La manager più pagata del gruppo lascia l’organizzazione dopo cinque anni. “Gli ultimi cinque anni”, afferma Ahrendts, “sono stati i più stimolanti e appaganti della mia carriera. Sento che è il momento giusto per passare il testimone”. Il Ceo Tim Cook, dopo aver ringraziato Ahrendts “per aver ispirato e organizzato i nostri team”, ha già indicato il successore: Deirdre O’Brien, fino a ora capo delle risorse umane e adesso titolare di due divisioni strategiche. Si tratta di un caso senza precedenti nella storia di Cupertino, ma motivato da una precisa logica: la forza lavoro impiegata a livello globale negli oltre cinquecento Apple Store finora aperti è una parte consistente dei circa 132 mila collaboratori del gruppo, e i centri sono col tempo diventati più che semplici negozi. Si tratta infatti di strutture dove si tengono anche eventi, corsi e workshop. Impossibile comprendere la reale portata di questa scelta, ma non è da escludere che l’accentramento di due funzioni così vitali per un gruppo come Apple non sia considerata parte di una strategia più ampia di rilancio delle vendite.

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