L'OPERAZIONE

SK Hynix compra da Intel i chip Nand: sul piatto 9 miliardi di dollari

L’accordo include i microprocessori per lo storage. L’azienda sudcoreana sfida la rivale nazionale Samsung e si rafforza per posizionarsi tra i big mondiali dei semiconduttori. Intel userà il ricavato per investire nelle nuove priorità: AI, 5G e edge computing

Pubblicato il 20 Ott 2020

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Il chipmaker sudcoreano SK Hynix compra le attività di Intel legate ai chip di memoria Nand e allo storage per 10.300 miliardi di won, circa 9 miliardi di dollari. Una mossa con cui l’azienda, oggi secondo produttore coreano di microprocessori dopo Samsung, punta a rafforzarsi nei servizi di storage, inclusi le unità di memoria SSD enterprise, e nel mercato delle unità Nand flash in rapida crescita. L’obiettivo è posizionarsi tra i big dell’industria dei semiconduttori.

Da parte sua Intel ha affermato che intende usare il ricavato della vendita del business Nand e storage per investire in “prodotti che le garantiranno la leadership” e portare avanti le sue priorità di crescita di lungo periodo, ovvero intelligenza artificiale, networking 5G e edge intelligente e autonomo.

I dettagli della cessione

L’acquisizione include le attività Nand SSD, le componenti Nand e l’attività nei wafer, nonché lo stabilimento di produzione Dalian Nand memory in Cina. Intel non ha venduto e quindi continuerà ad essere proprietaria della sua divisione  Intel Optane, distinta da quella dei Nand. Le due aziende hanno detto di sperare di riuscire a chiudere il deal a fine 2021, dopo aver ricevuto le necessarie approvazioni dei governi ed enti regolatori. La vendita avverrà comunque in due fasi, col closing previsto per inizio 2025.

In base all’accordo raggiunto, SK Hynix acquisterà prima l’attività Nand SSD (inclusi la proprietà intellettuale e i dipendenti associati a questa divisione) e la struttura di Dalian, con un primo pagamento di 7 miliardi di dollari. Successivamente SK Hynix comprerà i rimanenti asset, inclusi la proprietà intellettuale connessa con la progettazione e produzione dei wafer Nand, i dipendenti dell’R&D e gli impiegati della fabbrica di Dalian, con un closing finale previsto intorno a marzo 2025, quando avverrà anche il pagamento dei restanti 2 miliardi di dollari.

In attesa del closing Intel continuerà a produrre i wafer Nand nello stabilimento Dalian e a possedere la relativa proprietà intellettuale per la produzione e il design dei wafer Nand flash.

La strategia di Intel

Nel primo semestre 2020, l’attività dei Nand ha portato nelle casse della divisione Non-volatile Memory Solutions Group (NSG) di Intel 2,8 miliardi di dollari di fatturato e contributo per 600 milioni di dollari all’utile operativo della stessa NSG.

A luglio 2019 Intel ha venduto ad Apple l’attività dei chip modem per smartphone, un’operazione del valore di 1 miliardo di dollari che ha incluso a divisione dedicata di Intel, i suoi dipendenti e i brevetti. L’obiettivo della Mela sono i chip per i modem degli smartphone che le permetterebbero di mettere lo sprint all’uscita dei nuovi iPhone 5G. Per quanto riguarda Intel, l’accordo con Apple permette al chipmaker di Santa Clara di liberarsi di un business che pesa sulla redditività: la divisione smartphone perde un miliardo di dollari l’anno da alcuni anni, secondo quanto ha riportato il Wall Street Journal.  Pur con la cessione dell’attività smartphone Intel intende continuare a lavorare sulla tecnologia 5G per i dispositivi connessi.

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