#5G360SUMMIT

5G, Pogorel: “La partita la vince chi rispetta le regole”

Il professore emerito del Telecom ParisTech: “Si aprono grandi opportunità sul fronte dei servizi per telco e industry. Cruciali la tutela della privacy e la collaboration per battere gli Ott”

Pubblicato il 13 Dic 2018

F. Me

pogorel

La sfida dei servizi 5G? La vincerà chi rispetterà le regole sociali. Ne è convinto Gerard Pogorel, professore emerito Telecom ParisTech, intervenuto al 360 summit “5G: L’Italia sarà leader?”.

Secondo l’esperto sul fronte della domanda sta per aprirsi una delicata partita il cui risultato deciderà quali player saranno in grado di fornire servizi più adatti al 5G.

“Il 5G  apre la possibilità a una vasta gamma di servizi nei quali le telco sono forti – ha spiegato Pogorel – ma apre la strada anche a quelli più verticali, messi a disposizione delle industrie automobilistiche, aerospaziali e della salute in ottica 4.0”.

In questo contesto si inseriscono gli Ott come Google che presidiano il mercato grazie alla pervasività della loro offerta “A Toronto Google ha guidato un progetto di smart city – ha ricordato Pogorel – Progetto che si è rivelato fallimentare dopo che gli altri player si sono sfilati. Il motivo? Il mancato rispetto delle regole di privacy con gli evidenti rischi sociali a questo annessi”.

Le smart city sono un importante banco di prova per il 5G dove telco e industrie verticali possono competere con gli Ott, anche in ottica di open collaboration, e batterli sul fronte privacy che sarà quello che farà la differenza.

“L’Italia ha già assegnato le frequenze, dunque ha un vantaggio temporale rispetto ai competitor europei, e ha le carte in regola per diventare leader ma deve trovare un modello di business che sia sostenibile sui servizi e che rispetti le regole sociali. Questo vale per le telco ma anche per le industry – ha concluso – Così potrà essere realmente competitiva”.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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