LO STUDIO

Huawei fuori dalle reti di Tlc europee? Costerebbe 40 miliardi di Pil

Da uno studio commissionato dall’azienda cinese all’Oxford Economics la proiezione al 2035 calcolata sui 31 Paesi del Vecchio Continente. Nel 2023 sarebbero 56 milioni i cittadini non coperti dal 5G rispetto alle previsioni odierne

Pubblicato il 01 Lug 2020

Antonio Dini

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L’esclusione di Huawei da alcune delle reti europee avrebbe conseguenze molto gravi dal punto di vista economico: è quanto emerge dallo studio Limitazione della concorrenza nelle infrastrutture di rete 5G in Europa” a firma dell’istituto britannico Oxford Economics e commissionato dall’azienda cinese.  L’esclusione di Huawei  – si legge nel report -avrebbe conseguenze “drammatiche” per l’Europa in termini di perdite economiche nette nel lungo termine.

Secondo gli analisti la limitazione di un fornitore chiave di infrastrutture 5G nei 31 paesi europei aumenterebbe i costi totali di investimento di quasi 3 miliardi all’anno, in media, nel prossimo decennio (a prezzi 2020). Ciò rappresenta un aumento dei costi reali annui del 19% che si traduce in 3 milioni di euro all’anno in Islanda, ma fino a 479 milioni di euro l’anno in Germania. Inoltre, la restrizione della concorrenza comporterebbe ritardi di lancio in tutta Europa. E nel 2023 sarebbero coperti dalla rete 5G circa 56 milioni di persone in meno. Tale ritardo comporterebbe anche un rallentamento dell’innovazione tecnologica e una riduzione della crescita economica. Nello stesso scenario, il Pil nazionale nel 2035 risulterebbe ridotto di circa 6,9 miliardi di euro in Germania e 7,3 miliardi di euro in Francia. In tutti i 31 paesi europei modellati, il Pil totale perso nel 2035 è stato fissato a 40 miliardi di euro (ai prezzi 2020).

Secondo il rapporto l’introduzione del 5G può contribuire a stimolare la ripresa economica nel breve termine. Durante l’apice della crisi, spiega Oxford Economics, le reti di telecomunicazioni hanno mantenuto attivi servizi sanitari, scolastici e di emergenza, e hanno permesso alle imprese di continuare a operare e alle persone di rimanere in contatto con familiari e amici. Una velocità di connessione maggiore, ottenuta grazie al 5G, e i potenziali nuovi usi di questa tecnologia, secondo Oxford Economics, sono essenziali per aumentare i livelli di produttività, crollati a causa della pandemia di coronavirus. Inoltre, poiché il distanziamento sociale è diventato oggi la norma, l’infrastruttura digitale svolge un ruolo sempre più importante nel sostenere l’economia di una nazione.

L’altissima velocità di connessione del 5G e i numerosi campi di applicazione della nuova generazione di connessione mobile contribuiranno ad aumentare i livelli di produttività dei Paesi durante la fase di ripresa dalla crisi economica. La realizzazione della rete 5G inoltre può rappresentare un incentivo per una ripresa in tempi brevi. Tuttavia, la recessione causata dalla pandemia provocherà un ritardo nell’implementazione del 5G riducendo i benefici che si sarebbero potuti ottenere dalle opportunità che questa tecnologia offre, in uno scenario di incertezza e lenta crescita economica che ha portato anche gli operatori di telecomunicazioni a ridimensionare i propri investimenti.

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