GOVERNANCE

Agcom: Vivendi non controlla più Tim

Dopo la Consob anche l’authority prende atto che, dopo il rinnovo del cda di maggio, il gruppo francese non esercita più influenza dominante sulla compagnia di Tlc. Lo stabilisce una delibera di luglio, ma pubblicata tre giorni fa

Pubblicato il 26 Ott 2018

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Vivendi non ha più il controllo di Telecom Italia. Dopo la Consob, lo fa sapere anche Agcom con una delibera secondo cui “il nuovo cda con i francesi in minoranza ha fatto cadere l’influenza dominante”. La delibera Agcom, del 12 luglio scorso, è stata pubblicata solo martedì scorso sul sito dell’authority. Viene comunicato che a seguito del rinnovo del cda di Telecom Italia del 4 maggio 2018 “non appare più sussistere in capo a Vivendi una situazione di controllo o di influenza dominante su Telecom ai sensi dell’art.2359, commi 1 e 2 del codice civile e dell’art.43 commi 14 e 15 del Testo unico delle comunicazioni”.

A maggio Vivendi era stata messa in minoranza nel board con 5 consiglieri su 15 tra cui Amos Genish che era poi stato riconfermato ceo dal nuovo cda. Il 14 giugno Vivendi aveva comunicato all’Agcom di non ritenere sussistete un controllo su Telecom e neppure “un’ipotesi di assoggettamento a direzione comune” sulla stessa azienda.

La delibera Agcom si discosta dalla posizione di Palazzo Chigi che non aveva accolto la richiesta del nuovo board di revocare il golden power su Telecom in quanto non si riteneva che la governance fosse tale da giustificare l’abbassamento della guardia. Per scongiurare il rischio di un consolidamento del debito di Telecom Vivendi può chiedere l’integrazione del consiglio con l’innesto di 4 suoi amministratori. In questo modo resterebbe in minoranza.

Anche sul fronte Telecom l’aver stabilito che non sussiste controllo di Vivendi su Mediaset aiuta la società francese a contestare la delibera di aprile (già impugnata davanti al Tar del Lazio) secondo cui era incompatibile con la normativa la presenza di Vivendi sia in Telecom sia in Mediaset con quote superiore al 10%. Proprio per il controllo e l’influenza esercitata da Vivendi su Telecom e Mediaset, il gruppo francese è stato obbligato a congelare una quota del 20% del network televisivo che fa capo a Silvio Berlusconi, mantenendo il controllo diretto solo sul 9,9%.

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