IL PROGETTO

Asstel firma il Manifesto della comunicazione non ostile

Il documento impegna a contrastare l’odio in rete, sostenendo un uso più consapevole del linguaggio sia da parte degli utenti sia da parte di chi ricopre cariche politiche o istituzionali. Via ad iniziative ad hoc nelle scuole

Pubblicato il 17 Lug 2020

Rosy Russo_Luca Zorloni_Pietro Guindani

“Osservare, promuovere e diffondere i dieci principi del documento e di contrastare l’odio in rete, sostenendo un uso più consapevole del linguaggio, sia da parte degli utenti, sia da parte di chi ricopre cariche politiche o istituzionali”. Questo l’impegno che il Presidente di Asstel-Assotelecomunicazioni Pietro Guindani e Rosy Russo, ideatrice e fondatrice di Parole O_Stili, hanno sottoscritto nel neonato Manifesto della comunicazione non ostile.

La sottoscrizione sarà immediatamente seguita da azioni concrete: in programma c’è infatti il sostegno di Asstel all’avvio di un progetto sull’educazione civica e la cittadinanza digitale – strutturato da Parole O_Stili – che sarà sperimentato in molte classi d’Italia (di ogni ordine e grado) nel settembre prossimo. Partendo dal “Manifesto della comunicazione non ostile”, in particolare, verrà tracciato un percorso per la promozione di una corretta comunicazione online che approfondirà anche aspetti legati alla Costituzione e alla sostenibilità. I firmatari si propongono, con queste iniziative, di favorire consapevolezza ed educazione al digitale fin dalla scuola dell’infanzia, in un’ottica di arricchimento continuo e progressivo, nonché di sviluppo di life skills fondamentali per crescere cittadini e cittadine digitali.

“La firma del Manifesto ci permette di supportare attivamente l’impegno di Parole O_Stili per la formazione e l’educazione dei cittadini del domani – afferma Guindani -. Siamo entusiasti di proseguire con la promozione di una moderna cultura della formazione del capitale umano tra le imprese e sostenere il processo di alfabetizzazione digitale anche grazie al progetto di educazione civica che metteremo in campo per le scuole primarie e secondarie. La rete attribuisce ai cittadini un grado di libertà elevato, per questo è fondamentale responsabilizzare i giovani tramite un’educazione digitale che guardi all’uso corretto di internet in tutti gli ambiti del suo utilizzo”.

“La responsabilità sociale delle aziende si è resa ancora più evidente in questi tempi di Coronavirus – aggiunge Rosy Russo -. Con maggiore soddisfazione quindi accogliamo nella nostra community una realtà come Asstel, che ha saputo, non soltanto coinvolgere un network di aziende che stanno facendo un significativo passo avanti all’interno della discussione del contrasto ai linguaggi ostili, e che riconosce l’importanza dello sviluppo della cittadinanza attiva quale fondamento di una convivenza civile basata sui valori della solidarietà, della partecipazione responsabile e della cooperazione”.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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