BILANCI

Fatturato e utili i crescita per Intred. Le rete in fibra sfiora i 2mila km

Brillano i risultati del gruppo specializzato nella connettività in banda ultra-larga: ricavi a 17,9 milioni di euro (+21%) e margini per 3,2 milioni (+26,4%). Investimenti da 6,5 milioni, concentrati sullo sviluppo del network in Lombardia

Pubblicato il 20 Mar 2019

D. A.

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Produzione in crescita del 21% a 17,9 milioni di euro e un utile netto di 3,2 milioni (+26,4%), con investimenti per 6,5 milioni concentrati nello sviluppo della rete, passata da 1.700 Km a 1.950 Km. Sono questi i dati più rilevanti emersi dal bilancio 2018 di Intred, operatore di telecomunicazioni quotato dallo scorso anno sul mercato Aim Italia di Borsa Italiana e specializzato nella connettività delle reti in banda ultra-larga, banda larga, wireless, telefonia fissa, servizi cloud e accessori correlati, per clienti Business e Retail. L’ottimo risultato di fatturato è dovuto alla forte crescita delle connessioni in banda ultralarga Fttc e Ftth (+65%).

“Questo anno è stato caratterizzato da risultati record per l’azienda, con i principali indici economico-finanziari in forte crescita”, dichiara in una nota Daniele Peli, Co-Founder e Amministratore Delegato di Intred. “Siamo particolarmente soddisfatti della marginalità ottenuta, migliore rispetto all’intero esercizio 2017 e al target definito dalla Società in sede di quotazione. Abbiamo infatti conseguito un Ebitda pari a 7,3 milioni di euro al netto degli effetti contabili della quotazione (Ebitda margin al 41,7%) superiore ai 6,5 milioni indicati come soglia sopra la quale sarebbe scattato il meccanismo azioni Pas (Price Adjustment Share). Il raggiungimento di questi brillanti risultati è stato possibile nonostante siano continuati parallelamente importanti investimenti nello sviluppo della rete di accesso in fibra ottica, pari a oltre il 35% del nostro fatturato. I risultati dei primi mesi dell’esercizio in corso e gli accordi strategici recentemente firmati con Tim e Open Fiber, ci rendono confidenti in un prosieguo dell’esercizio in crescita rispetto a quello appena concluso”.

L’incremento dei ricavi, oltre a essere trainato dalle vendite di connessioni veloci in banda ultralarga è trainato anche dal settore della telefonia (+12% a 2 milioni), sostenuto dalle vendite dei pacchetti commerciali di tipo flat. In linea con lo scorso anno i ricavi da servizi da data center (Housing e Cloud) e accessori, mentre la flessione del settore Rdsl (‐5%) e quello della banda larga tradizionale derivante da connettività basata su cavi in rame (-7%), è frutto della strategia della società di incentivare i propri clienti a passare a connessioni in fibra ottica, in banda ultra-larga. Il 95,4% dei ricavi deriva da canoni ricorrenti, che garantiscono all’azienda continuità ed agile visibilità sulle previsioni future. La ripartizione del fatturato per tipo di cliente si mantiene sostanzialmente stabile rispetto ai periodi precedenti, con una crescita elevata delle vendite verso il mercato Wholesale (+31% a 2,3 milioni di euro pari al 13% del fatturato 2018) grazie all’incremento di connessioni Ftth per alcuni operatori nazionali, il settore residenziale tramite il marchio Eir (+25% a 4,9 milioni di euro, pari al 29% del fatturato), la P.A. (+29% a 0,7 milioni pari al 4% del fatturato ) e verso il settore business (+14% a 9,2 milioni pari al 54% del fatturato). Nell’esercizio 2018 gli utenti con le linee dati sono aumentati sensibilmente, passando dai 21.937 del 31 dicembre 2017 ai 26.268 al 31 dicembre 2018, con una crescita pari al 20,3% in accelerazione nell’ultimo trimestre dell’anno. Il “churn rate” sul fatturato è pari al 3,5% sostanzialmente allineato al dato dello scorso esercizio.

Come detto, gli investimenti dell’esercizio 2018 sono stati pari a 6,5 milioni di euro, concentrati essenzialmente sullo sviluppo della rete di accesso in fibra ottica, prevalentemente nel territorio delle province di Brescia, Bergamo e Mantova. Al 31 dicembre 2018 la società dispone di una rete composta da 1.950 Km di fibra ottica in crescita del 30% rispetto ai 1.700 Km alla fine del 2017, 130 centrali e 470 armadi di strada distribuiti sulle provincie di Brescia, Bergamo e Mantova. L’infrastruttura di rete converge su due datacenter certificati Iso 27001, collegati ai principali carrier nazionali/internazionali e al Mix di Milano, nei quali sono posizionati apparati di networking di Cisco Systems e Huawei che gestiscono la fornitura della connettività a più di 26.000 utenti dati. La parte preponderante degli investimenti nell’infrastruttura di rete di Intred è costituita da immobilizzazioni materiali (73,4% del totale) relativi allo sviluppo della rete e il rimanente (23,6% del totale) è relativa alle immobilizzazioni immateriali, costituita principalmente da acquisizioni di diritti d’uso, in modalità Iru (Indefeasible Right of Use – Diritto Irrevocabile d’Uso) della durata di 15 anni, per fibra ottica spenta e/o cavidotti.

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