L'INTERROGAZIONE

Caso Huawei, la Lega punta a golden power sul progetto Wifi.Italia.it

A poche ore dall’annuncio, da parte di Di Maio, della creazione del Centro di valutazione e certificazione nazionale presso il Mise, il deputato leghista Capitanio presenta un’interrogazione e chiede di indagare sull’appalto alla società cinese da parte di Infratel: “Bisogna tutelare gli apparati per garantire la sicurezza cibernetica”

Pubblicato il 22 Feb 2019

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Che ci fosse disaccordo fra Lega e 5Stelle sul “dossier” Huawei, Corcom lo aveva annunciato già il 7 febbraio. Ora però la cosa è stata ufficializzata con un’interrogazione del deputato leghista Massimiliano Capitanio della Commissione Trasporti e Tlc della Camera.

L’interrogazione fa seguito all’annuncio, da parte del ministro Luigi Di Maio, dell’istituzione del Centro di valutazione e certificazione nazionale (Cvcn)di cui sempre aveva dato notizia Corcom –  la presso l’Iscti (Istituto Superiore delle Comunicazioni e Tecnologie dell’Informazione) del Ministero dello Sviluppo Economico. Centro – per la cui operatività bisognerà attendere il decreto applicativo (emanato dal direttore dell’Iscti, che ne definirà i dettagli tecnici) – che si occuperò di verificare “le condizioni di sicurezza e dell’assenza di vulnerabilità di prodotti, apparati, e sistemi destinati ad essere utilizzati per il funzionamento di reti, servizi e infrastrutture strategiche, nonché di ogni altro operatore per cui sussiste un interesse nazionale”, si legge su una nota del Mise. “Si tratta di una delle azioni qualificanti per la costruzione dell’architettura nazionale sulla sicurezza cibernetica, tracciata per la prima volta dal Dpcm del 24 del gennaio 2013”, puntualizza ancora la nota.

Secondo Capitanio la creazione del centro non risolve la “questione” Huawei. E il deputato chiede al Governo di esercitare il golden power in particolare a tutela del progetto Wifi.Italia.it. “La stampa riporta che Infratel ha assegnato a Huawei la gran parte della fornitura tecnologica del progetto WiFi.Italia.it – si legge nell’interrogazione di Capitanio il quale chiede al Governo “se, sia a conoscenza della situazione e se non ritenga opportuno adoperarsi per verificare l’operato di Infratel e soprattutto per promuovere una specifica strategia volta alla tutela degli apparati elettronici circolanti in Italia e del più ampio interesse alla sicurezza cibernetica”.

IL TESTO DELL’INTERROGAZIONE DI CAPITANIO

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