LO STUDIO

Dal 5G in Europa 113 mld l’anno e 2 milioni di posti di lavoro

Report Commissione Ue: benefici massimi per i settori automotive, sanità, trasporti e utility. Ma saranno l’intera industria e la società a incassare vantaggi grazie alla copertura ultra-broadband pervasiva e a futuristiche interazioni uomo-macchina

Pubblicato il 30 Set 2016

Patrizia Licata

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Implementare la tecnologia mobile di nuova generazione 5G nell’Unione europea porterà benefici economici di 113,1 miliardi di euro l’anno entro il 2025 e creerà più di 2 milioni di nuovi posti di lavoro: lo sostiene uno studio condotto per la Commissione europea da InterDigital Europe, Real Wireless, Tech4i2 e il programma Connect del Trinity College Dublin con l’obiettivo di identificare e quantificare l’impatto del 5G e supportare la pianificazione strategica per l’introduzione della tecnologia in tutta Europa. Lo studio ha calcolato anche che la realizzazione del 5G in tutti gli Stati dell’Ue costerà 56 miliardi di euro entro il 2020, ma il ritorno sull’investimento sarà molto maggiore del costo, con vantaggi che raggiungeranno non solo ogni livello dell’economia ma anche della società e quantificati in quasi 142 miliardi di euro l’anno.

Lo studio afferma che i benefici e le capacità del 5G sono “estremamente ampi e variegati” ma l’impatto massimo sarà prodotto da tre specifiche caratteristche: la possibilità di offrire copertura mobile broadband totale con velocità di “50Mbps everywhere”; prodotti scalabili per reti M2M/IoT di vasta scala su tutti i segmenti verticali e ogni genere di ambiente; e il cosiddetto “Internet ultra-tattile”, che ha il potenziale di aprire le porte ad applicazioni e servizi futuristici come cicli di rilevamento-risposta-attuazione in tempo reale per interazioni uomo-device e device-device estremamente efficaci e avanzate.

La stima del beneficio economico annuale di 113,1 miliardi di euro entro il 2025 è stato calcolato stimando le ricadute positive di prim’ordine in quattro settori industriali (automotive, sanità, trasporti e utility, per un totale di 62,5 miliardi) e i benefici di second’ordine in quattro “ambienti” (smart city, ambiti non urbani, smart home e workplace, per un totale di 50,6 miliardi).

Secondo lo studio, il 63% dei vantaggi totali andrà a favore delle aziende ma c’è anche un 37% di benefici che toccherà i consumatori e la società intera. Alan Carlton, Vice Presidente di InterDigital Europe, osserva: “L’obiettivo dello studio era capire che cosa il 5G potrà veramente significare per le industrie, compresa l’industria mobile, e per tutti gli stakeholder. Questo studio dovrebbe fornire una base per regolatori e autorità pubbliche per la pianificazione delle politiche future sullo spettro, la regolazione di mercato e altri aspetti”.

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