SPETTRO RADIO

5G, via all’asta frequenze in Spagna. Previsto un incasso di almeno 100 milioni

Oggi l’apertura della gara. In pista quattro operatori che si contendono 200 Mhz nella banda 3,6-3,8 Ghz con licenze ventennali

Pubblicato il 18 Lug 2018

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Parte oggi in Spagna l’asta 5G. Verranno battute frequenze nella banda 3,6-3,8 Ghz a favore degli operatori di telefonia mobile. I quattro player principali – Movistar, Vodafone, Orange, Masmovil – si contenderanno un totale di 200 Mhz con licenze ventennali. I lotti sono ognuno di 5 Mhz e vengono venduti a un prezzo di almeno 2,5 milioni l’uno.

L’asta – elettronica – prevede lanci simultanei successivi fino alla dichiarazione del vincitore. I risultati saranno comunicati alla fine di ogni sessione sul sito del ministero dell’Economia.

Secondo il piano della Spagna a ciascun operatore è consentito acquisire non più di 120 MHz nella banda 3,4-3,8 GHz. Telefonica, Orange e  Masmovil sono già in possesso di 40 MHz ciascuno nella banda 3,4-3,6 GHz e possono quindi competere per un massimo di 80 MHz ciascuno. Vodafone, non avendo frequenze inquella banda, può fare un’offerta per 120 MHz.

La banda 3,4-3,8 GHz viene considerata chiave per il lancio di successo dei servizi 5G e sarà in grado di fornire velocità di trasferimento dati di 1-3 Gbps in aree urbane dotate di celle di piccole dimensioni.

L’Itu considera necessario, per un servizio di qualità, un minimo di 100MHz di spettro. Telefonica, Vodafone e Orange hanno già 135 MHz nelle bande 1.8 GHz, 2.1 GHz e 2.6 GHz.

Il piano prevede che i vincitori paghino paghino un ventesimo del prezzo in anticipo e il saldo in rate annuali per tutta la durata della concessione.

La banda 700Mhz sarà liberata nel 2020: due anni prima dell’Italia.

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