STRATEGIE

Nokia, new “model” dal 2021. Obiettivo: execution della strategia per il primato 5G

Focus sulle reti core virtualizzate e cloud-native e sull’as-a-service per accompagnare l’evoluzione del business di telco e imprese. Per il prossimo anno si stima un margine operativo “piatto” ma è sul futuro che sono puntati i riflettori

Pubblicato il 16 Dic 2020

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Nokia prosegue nel rilancio strategico puntando a una netta leadership nel 5G e nelle reti che evolvono verso modelli virtualizzati. L’azienda finlandese intende così proporsi come partner “fidato” per gli operatori telecom nell’abilitare lo sviluppo di nuovi servizi, anche mission-critical, e nel sostenere l’evoluzione dei loro modelli di business.

Il modello operativo del colosso del networking annuciato oggi sarà adottato dal 1 gennaio 2021. Il margine operativo delle attività di Nokia è nel complesso previsto piatto nel 2021, ma con ampi miglioramenti nei prossimi anni. L’obiettivo adesso è l’execution della strategia per diventare la numero uno delle reti 5G, posizionandosi al meglio su un mercato in costante evoluzione e in cui le esigenze dei clienti continuano a mutare, come ha affermato il ceo e presidente di Nokia, Pekka Lundmark.

Focus sulle reti mission-critical

“Il mondo si trova ad affrontare grandi problemi: cambiamento climatico, carenza di risorse, ineguaglianze, mancanza di crescita della produttività”, ha detto Lundmark. “La tecnologia sarà parte fondamentale della soluzione. Di conseguenza, vedremo un aumento delle reti critiche, che si estenderanno verso ogni aspetto della società”.

Le reti critiche sono reti avanzate che erogano servizi mission-critical per le aziende e per la società. La loro importanza sta aumentando e Nokia vede aumentare di pari passo il mercato a cui può rivolgersi: operatori telecom, multinazionali, giganti del web.

Per queste reti i clienti usano tecnologie all’avanguardia e selezionano le componenti da molteplici vendor alla ricerca del miglior rapporto tra prestazioni e costi. L’obiettivo di Nokia è di essere il fornitore numero uno nelle tecnologie di rete che sono parte del suo portafoglio.

“Siamo ben posizionati per essere il ‘trusted partner’ per le reti critiche”, ha affermato Lundmark. Il ceo evidenzia l’esperienza di Nokia nella collaborazione con le telco e le grandi imprese e la competenza nelle tecnologie alla base delle reti critiche, come le reti di accesso radio (Ran) aperte e virtualizzate. Inoltre, Nokia “sta costruendo un portfolio software 100% cloud-native”.

Verso soluzioni aperte, cloud-native, e as-a-service

Questo è uno dei segmenti che Nokia intende presidiare: “Siamo uno dei maggiori fornitori di attrezzature di rete che evolve le reti core monolitiche verso reti core virtualizzate che sono pienamente cloud-native”, ha evidenziato Lundmark. La strategia nasce dall’osservazione del mercato, dove “il valore nelle reti critiche si sta gradualmente spostando da sistemi monolitici verso silicio, softwaree servizi”, dove “aumenterà l’importanza di soluzioni aperte e native per il cloud, e dove il valore sarà catturato attraverso diversi modelli di business”.

Nokia intende dunque guardare a nuovi modelli di business seguendo l’evoluzione delle esigenze dei clienti e la loro “crescente richiesta di soluzioni as-a-service”.

L’azienda finlandese continuerà a rafforzare l’attività di ricerca di lungo periodo e a puntare sul prezioso portafoglio di brevetti. L’ambizione dichiarata nella nuova strategia di Nokia è di essere numero uno in innovazione, prodotti, standardizzazione e brevetti.

Prestazioni finanziarie: miglioramenti nel lungo periodo

Il nuovo modello operativo completa la strategia annunciata a ottobre in concomitanza con la presentazione dei dati trimestrali. Nel periodo luglio-settembre l’utile netto dell’azienda è cresciuto a 193 milioni di euro, rispetto agli 82 milioni del terzo trimestre 2019. Tuttavia, per l’intero 2020 Nokia prevede un margine operativo di circa il 9% rispetto al 9,5% annunciato in precedenza.

La nuova strategia vede la nascita di quattro diversi comparti commerciali: uno sulle reti mobili, uno su quelle fisse, uno sui sistemi in cloud e uno sulle infrastrutture tecnologiche. La suddivisione sarà operativa a partire da gennaio. “Ci aspettiamo di stabilizzare la nostra performance finanziaria nel 2021 e raggiungere un progressivo miglioramento verso i nostri obiettivi di lungo termine”, ha affermato Lundmark.

Focus sulla leadership nel 5G

Per le quattro divisioni Nokia ha anche delineato gli obiettivi per il 2021.

Mobile Networks ha come primo scopo quello di completare la sua trasformazione e riconquistare la leadership nel 5G. Si concentrerà sulle open Ran e le virtual Ran, restando al fianco delle telco che puntano a flessibilità e scalabilità e estendendo l’attività per i clienti enterprise per le reti mobili private (Private wireless network).

La divisione Network infrastructure si concentrerà sulle soluzioni essenziali per le reti critiche, usando le competenze di Nokia nelle reti Ip, nelle reti ottiche, nelle reti fisse, e nelle reti sottomarine Alcatel Submarine per portare la digitalizzazione in ogni settore industriale.

La divisione Cloud and network services intende creare valore per le telco e per i clienti aziendali rispondendo alla domanda di reti critiche e guidando la transizione verso il software cloud-native e i modelli di erogazione as-a-service.

Nokia technologies continuerà a monetizzare la proprietà intellettuale dell’azienda e a cercherà al tempo stesso nuove opportunità di licensing.

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