ULTRABROADBAND

Open Fiber accelera sulla rete in fibra: finanziamenti e nuovo piano industriale

Il cda presieduto da Franco Bassanini approva il business plan 2018-2027. Project financing da 3,5 miliardi per lo sviluppo del network che coprirà 19 milioni di unità immobiliari su tutto il territorio nazionale. L’Ad Elisabetta Ripa: “In pochi mesi OF ha dimostrato di essere interlocutore competitivo nel mercato dei servizi di Tlc”. Esteso l’accordo strategico con Vodafone fino al 2031: servizi in Ftth a 258 città nelle aree A e B

Pubblicato il 13 Apr 2018

ripa

Nuova fase per Open Fiber. Il cda approva il piano industriale 2018-2027 e il project financing da 3,5 miliardi per lo sviluppo della  rete italiana ultrabroadband completamente in fibra. “In pochi mesi – dice l’Ad Elisabetta Ripa – Open Fiber ha dimostrato di essere un interlocutore innovativo e competitivo nel mercato dei servizi di Tlc, coagulando intorno al proprio modello di business wholesale – oltre alle risorse finanziarie necessarie – clienti di rilievo, le migliori competenze professionali ed i fornitori più qualificati”.

Il Consiglio di Amministrazione di Open Fiber, riunitosi sotto la presidenza di Franco Bassanini, ha approvato – su proposta dell’amministratore delegato Elisabetta Ripa –  il nuovo Piano Industriale che prevede la copertura di circa 19 milioni di unità immobiliari su tutto il territorio nazionale. Il Piano interesserà 271 città e circa 7 mila comuni italiani, con una previsione di investimento superiore a 6,5 miliardi di euro.

Open Fiber prosegue nella realizzazione di una infrastruttura in fibra ottica in modalità FTTH su tutto il territorio nazionale. Nel corso del 2018 la società estenderà il perimetro delle attività industriali nelle aree A e B fino a circa 100 comuni, di cui 65 già con attività in corso e 700 cantieri aperti, sui quali sono impegnati circa 7 mila addetti di oltre 200 ditte. A questi comuni si aggiungono progressivamente quelli inclusi nei bandi Infratel per le aree C e D. Il piano prevede l’investimento di circa 1 miliardo di Euro l’anno nel prossimo triennio.

Il Cda ha anche approvato il mandato di sottoscrizione con le banche BNP Paribas, Société Générale e Unicredit per un Project Financing da 3.5 miliardi di Euro, della durata di 7 anni, che sarà finalizzato nel corso dei prossimi mesi al completamento dei processi autorizzativi da parte della Banca Europea degli Investimenti-BEI. Si tratta di una delle più rilevanti operazioni di Project Financing a livello europeo nel settore delle Tlc, affidata ad un consorzio di banche altamente qualificate nella gestione di attività di questo genere.

Il Consiglio di Amministrazione di Open Fiber ha inoltre preso atto dell’estensione degli accordi con Vodafone sulle 271 città dei cluster A e B, che segue gli accordi già raggiunti con Wind Tre e Sky sullo stesso perimetro.

L’accordo con Vodafone. E’ su 271 città: rafforzerà la partnership per offrire servizi di connettività in modalità Ftth. L’intesa, già attiva nelle prime 13 città cablate con infrastruttura in fibra ottica Open Fiber, è stata ora estesa a ulteriori 258 città italiane (per un totale di 271) comprese nei cosiddetti cluster A e B, ossia le aree nelle quali vive il 60% della popolazione italiana. Partnership strategica, valida fino al 2031, che favorisce la progressiva migrazione sulla rete Open Fiber dei clienti di Vodafone.

Grazie alla fibra OF fin dentro le case l’intera tratta dalla centrale telefonica all’abitazione del cliente sarà in fibra ottica, garantendo velocità fino a 1 Gbps a oltre 9.5 milioni di unità immobiliari. L’accordo consentirà a Vodafone di estendere ulteriormente la propria offerta di servizi in FTTH, già oggi disponibile per oltre 2 milioni di famiglie e imprese, rafforzandone il posizionamento di operatore pienamente convergente in grado di offrire ai propri clienti servizi basati sulle tecnologie a prova di futuro.

“L’estensione dell’accordo con Vodafone all’intero perimetro del piano Open Fiber nelle aree di mercato è un’ulteriore accelerazione verso l’adozione di una infrastruttura interamente in fibra ottica e conferma la validità del nostro progetto, nato per cogliere le opportunità offerte dal mercato italiano, caratterizzato da un ritardo nello sviluppo dei servizi a larga banda – dice Ripa -. L’accordo conferma inoltre la competitività del modello wholesale che offre a tutti gli operatori piena parità di accesso ad una rete estremamente performante per sviluppare i propri servizi di Tlc”.

“L’ampliamento dell’offerta in FTTH grazie all’accordo, insieme agli importanti investimenti di Vodafone per lo sviluppo delle reti mobili verso il 5G, consolida il nostro ruolo di acceleratore della trasformazione digitale al servizio di famiglie e imprese – dice  Aldo Bisio, Ad Vodafone Italia –. Il modello di rete indipendente, alternativa alla rete in rame, rappresentato da Open Fiber apre la competizione sulla rete di accesso e stimolerà sempre più investimenti orientati all’innovazione dei servizi”.

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