IL PROGETTO

Sardegna a tutta fibra, asse Tim-Infratel per i piccoli Comuni

L’accordo accelera il progetto strategico della Regione per lo sviluppo della banda ultralarga nelle aree a fallimento di mercato. Oltre 250 le cittadine coinvolte. Il governatore Pigliaru: “Nuovi scenari di sviluppo per le nostre comunità”

Pubblicato il 26 Nov 2018

F. Me

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Banda ultralarga per i piccoli Comuni della Sardegna. A partire dai primi mesi quelli che rientrano nel progetto strategico della Regione per lo sviluppo della banda ultralarga nelle cosiddette aree “a fallimento di mercato”, saranno attivate le reti in fibra ottica.

La novità è frutto dell’accordo tra Tim e Infratel grazie al quale la Regione Sardegna dà impulso all’attuazione dei programmi di copertura con le reti in fibra.

“L’attivazione delle reti in fibra ottica – dichiara il presidente della Regione, Francesco Pigliaru   è un grande risultato, che ci proietta al di sopra della media europea della copertura per unità immobiliari,  per il cui raggiungimento abbiamo lavorato in questi mesi attraverso un confronto costante con il ministero dello Sviluppo Economico, Infratel e Tim. Accendere la fibra vuol dire ridurre il divario digitale e aprire nuovi scenari di sviluppo per le nostre comunità. Cittadini e mondo produttivo, con migliori servizi di connettività, possono avere maggiori occasioni di confronto e  crescita. Per le nostre imprese è una ulteriore opportunità per essere più competitive nei mercati internazionali”.

Pigliaru ricorda che “la Sardegna ha utilizzato, in tempi rapidi e in anticipo rispetto alle altre regioni, i fondi disponibili per la realizzazione delle reti in fibra ottica in grado di garantire connessioni più veloci rispetto all’attuale standard. nelle aree con debolezze strutturali. ”.

Cittadini e imprese potranno così beneficiare di servizi di connettività ad alta velocità fino a 200 megabit. L’accordo prevede che Tim utilizzerà le infrastrutture in fibra “spenta” realizzate da Infratel per portare la banda ultralarga in 252 comuni, attraverso l’attivazione di 1.200 armadi stradali che verranno predisposti all’erogazione dei servizi di connettività grazie a interventi di installazione dell’elettronica e la realizzazione di ulteriori collegamenti in fibra con gli anelli urbani di Infratel e verso le centrali. Già entro la fine del prossimo mese di marzo, in base all’impegno assunto da Tim, le nuove reti saranno operative in circa 80 comuni con l’attivazione di 300 armadi. Tutto il processo di “accensione” della fibra verrà completato entro la fine del 2020, con il progressivo completamento della realizzazione delle dorsali da parte di Infratel e l’adeguamento delle centrali e dei cabinet stradali da parte di Tim.

“Tim ha già portato la banda ultralarga in 49 città e importanti comuni della Sardegna raggiungendo una copertura superiore al 60% delle unità immobiliari – spiega Carlo Filangieri, Responsabile Wholesale Operations di Tim – Siamo quindi particolarmente orgogliosi di aver siglato questo importante accordo che, attraverso un ulteriore investimento da parte nostra di circa 25 milioni di euro, consente di estendere la copertura a circa l’84% del territorio, dando una risposta concreta alle esigenze di connnettività dei piccoli comuni dell’isola secondo gli obiettivi previsti nel programma della Regione Sardegna. Si tratta di un’altra importante tappa del percorso che vede impegnata TIM nel cablare l’Italia con la fibra ottica per contribuire allo sviluppo e alla trasformazione del Paese, rispondendo rapidamente alla crescente richiesta di servizi innovativi da parte dei cittadini, delle aziende e della pubblica amministrazione”.

Sinora i comuni sardi con reti sottoposte alle procedure di collaudo sono oltre 100. Con 56 milioni di euro la Regione ha promosso la realizzazione delle reti in fibra ottica in 296 comuni in base al primo accordo siglato nel 2015 con il Ministero dello Sviluppo economico. La copertura di tutti gli altri è invece prevista nel secondo accordo di programma sottoscritto nel 2017 con un finanziamento che ammonta a 27 milioni di euro.

“All’inizio della legislatura – sottolinea l’assessore agli Affari Generali, Filippo Spanu – abbiamo accolto la sfida dell’infrastrutturazione digitale e ora siamo la regione italiana che per prima nelle aree rurali accende la fibra e ciò vuol dire che abbiamo lavorato bene. La piena operatività delle reti in fibra ottica ci consente di garantire a tutti i sardi uguali diritti e parità di accesso ai nuovi  servizi di connettività. Siamo sempre stati convinti della grande utilità di quest’opera che costituisce un supporto tecnologico indispensabile per dare nuove prospettive di ai nostri paesi. In particolare, sono in corso nell’isola 164 collaudi di operatività delle reti su un totale di circa 400 a livello nazionale. Questo risultato è il frutto di un impegno comune e della sinergia tra enti e istituzioni che hanno positivamente operato”.

Per Cristiano Erriu, assessore agli Enti Locali, “la realizzazione della rete in fibra ottica è un intervento strategico, fondamentale sia per lo sviluppo delle aree rurali della Sardegna, sia per mettere le imprese nelle condizioni ideali per essere competitive sui mercati”.

“Siamo impegnati nell’infrastrutturazione digitale in tutto il territorio nazionale – conclude il  presidente di Infratel Maurizio Decina – In Sardegna ad oggi sono state realizzate le infrastrutture di rete in oltre 160 Comuni e si prevede il completamento dei lavori in circa 200 centri entro la fine dell’anno. Grazie a questo intervento, realizzato da Infratel con finanziamenti regionali, tutti gli operatori di telecomunicazione possono attivare i servizi a banda ultra larga over 100 Mbit/s per le pubbliche amministrazioni, municipi, scuole, musei, presidi sanitari e rendere disponibili servizi over 30 Mbit/s ai cittadini e alle imprese residenti in questi comuni”.

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