IL REPORT

Tariffe Tlc in aumento, si attenua “l’effetto Iliad”

Secondo l’ultima indagine condotta da Sostariffe.it crescono i costi per le attivazioni di servizi di connettività. Ma i pacchetti mobile sono più ricchi di giga

Pubblicato il 19 Set 2019

D. A.

Four people each have a cell phone in the office

Come sono cambiate le tariffe telefoniche nel corso dell’ultimo anno? Per quanto riguarda la telefonia fissa, sono sempre più rari i pacchetti di fibra con chiamate a pagamento, e i prezzi medi nel primo anno di attivazione crescono. È molto più facile viceversa, reperire sul mercato le offerte con chiamate gratis, i cui costi sono in calo. Ormai tramontati i pacchetti con solo Internet casa, mentre l’Adsl è ormai più cara della fibra ottica. Sul fronte delle tariffe per telefonia mobile i pacchetti diventano sempre più ricchi, soprattutto di gigabyte, ma crescono anche i relativi costi (+33,7%). A dirlo è l’ultima indagine realizzata da SosTariffe.it, che ha preso in considerazione le principali offerte stimandone la variazione di prezzo a cavallo di settembre 2018 e agosto 2019.

I prezzi dello studio sono relativi sempre ai nuovi clienti, cioè a coloro che hanno sottoscritto da poco una nuova offerta. I costi medi sono ricavati dalle condizioni delle offerte commercializzate dai principali operatori telco ad agosto 2019 e settembre 2018. Se teniamo conto delle offerte con chiamate gratis, ci accorgiamo che i prezzi per il primo anno di attivazione sono calati, in media del 3,41%.

Il canone medio per i primi 12 mesi infatti, comprensivo di tutti i costi obbligatori e le promozioni, nel 2019 ha in media un prezzo lievemente più basso. Ma se consideriamo il canone mensile standard, superato il primo anno, i costi in realtà sono cresciuti (in media del 2,35%). Soprattutto per l’Adsl.

Se guardiamo solo al primo anno dall’attivazione, conviene la fibra Ftth, la più veloce, calata dal 2018 del 3,09% (da 30,13 euro dello scorso anno a 29,20 di questo). Altrettanto economico è il primo anno di abbonamento con la fibra Fttc, il cui prezzo è sceso sempre del 3,09% (da 30,13 a 29,20 euro).

Le meno convenienti in generale, almeno per il primo anno, sono le offerte Adsl (tuttavia in calo del 4,05%): mentre il costo medio nel 2018 era di 31,89 nel 2019 siamo a 30,60 euro.

Se invece consideriamo i prezzi nel lungo periodo, ovvero il canone mensile standard delle stesse tariffe, con chiamate gratis, superato il primo anno dall’attivazione, ci accorgiamo come in realtà i prezzi siano saliti. È cresciuto di poco (solo l’1%) il costo dei pacchetti con fibra Ftth, che nel 2018 costavano 28,91 e ora sono saliti a 29,20 euro.

Va ancora peggio a chi ha sottoscritto un pacchetto sempre con chiamate gratis ma con fibra Fttc. In questo caso i rincari sono del 1,88%: dai 28,66 euro del 2018 si sale a 29,20. È un vero e proprio salasso per gli utenti con Adsl (qui i rincari sono addirittura del 4,17%) passati dai 29,28 dello scorso anno ai 30,50 euro del 2019.

Internet da rete fissa: con chiamate a pagamento prezzi alle stelle

Le offerte di Internet da rete fissa con chiamate a pagamento nel corso dell’ultimo anno hanno visto un’impennata dei prezzi. I canoni sono schizzati sia per quanto riguarda il primo anno di attivazione (più 19,71%), ma la stangata perdura anche nei mesi successivi (+32,37%). Chi sceglie la fibra più rapida, la Ftth, deve far fronte a un rincaro del 38,63% (con un canone mensile schizzato da 26,38 euro a 36, 57). È salito di poco meno anche il canone per il primo anno di fibra Fttc (+ 20,43%), così se lo scorso anno costava in media 26, 87 euro, quest’anno si aggira intorno ai 32,36 euro.

Restano fermi i prezzi per i pacchetti con chiamate a pagamento e Adsl (per i quali si registra un incremento quasi impercettibile, dello 0,07 %). Quindi se un anno fa il canone mensile medio del primo anno era di 27,88 ora è di 27,90 euro.

Crescono in proporzione anche gli aumenti delle stesse offerte nel lungo periodo. Guida la classifica dei rincari la fibra Ftth (salita del 46,17%) il cui canone annuo è cresciuto da 23,65 a 34,57 euro. A seguire la fibra Fttc (+35,54%), con canoni in crescita da 23,24 a 31,50 euro. Infine l’Adsl (15,38% in più) con un canone mensile medio schizzato da 24,18 a 27,90 euro.

Mobile: grazie ai nuovi operatori, pacchetti più ricchi

L’analisi SosTariffe.it relativa alla telefonia mobile ha preso in considerazione da un lato il complesso degli operatori, tradizionali e virtuali esaminando le tariffe ricaricabili che includono chiamate, traffico dati e sms gratis. Ne è emerso un aumento del costo mensile (+ 33,7%). Ma in compenso i pacchetti sono più ricchi, soprattutto in gigabyte (più 107,3 %) che da 18 al mese sono saliti a 38. Le tariffe hanno subito una rivoluzione (prezzi in netto calo e servizi in aumento) al momento del debutto sul mercato dei nuovi operatori Iliad e Ho, ma ora la situazione è tornata a regime, lasciando le offerte vantaggiose in termini di minuti, messaggi e gigabyte offerti, ma con prezzi che stanno tornando gradualmente a crescere.

Per invogliare i nuovi clienti gli operatori li coprono di gigabyte ma anche di sms (più 92,6 %) cresciuti da una media di 1006 a 1937 al mese. o pacchetti sono anche più ricchi di minuti (+ 31,7%) che crescono da una media di 1826 a 2406 al mese. In generale il costo medio mensile è cresciuto da 8,73 a 11,68 euro al mese.

Se invece teniamo in considerazione soltanto gli operatori tradizionali, e cioè quelli che detengono la proprietà della rete, notiamo che l’aumento di costo è più considerevole (+ 55,7%). In termini di servizio offerto, le principali tariffe ricaricabili Tim, Vodafone, Wind, H3g e Iliad che includono chiamate, traffico dati e sms gratis, sono diventate più generose sul fronte Internet (+ 105,4%) passando da una media di 23 gigabyte inclusi al mese del 2018 a 47 del 2019. Gli operatori coprono i clienti di messaggi (+ 112,4%) cresciuti da una media di 828 a 1758 al mese. Sempre “abbondante” anche il pacchetto di minuti (+23,4%) che da 2323 salgono a 2865. Nel complesso però il canone mensile è molto rincarato (+ 55,7%) e mentre nel 2018 si pagava in media 8,81 euro al mese, quest’anno ne servono almeno 13,71.

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