LA TRIMESTRALE

Vodafone Italia, migliorano i conti: spinta dal fisso

Il fatturato da servizi scende del 3,8% ma è in miglioramento rispetto al quarto trimestre: pesa il calo del mobile. I servizi da rete fissa crescono del 9%. Intanto la capogruppo annuncia la creazione della newco delle torri più grande d’Europa: possibile Ipo

Pubblicato il 26 Lug 2019

F. Me

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Migliorano i ricavi di Vodafone Italia. La compagnia chiude il trimestre al 30 giugno 2019 con ricavi da servizi in calo del 3,8% a 1,198 miliardi di euro, ma in miglioramento rispetto al quarto trimestre. “La performance – spiega una nota – del trimestre risulta ancora influenzata dalle dinamiche competitive sul segmento mobile, parzialmente compensate dalla crescita dei ricavi e della base clienti di rete fissa”.

I ricavi da servizi di rete fissa sono pari a 293 milioni di euro (+9,2%). Continua la crescita dei clienti di rete fissa che raggiungono 3 milioni di clienti, di cui 2,8 milioni in banda larga, in crescita del 9,7% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (+248.000). I clienti che hanno scelto la fibra Vodafone raggiungono quota 1,8 milioni, in crescita del 38,2% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (+487.000 clienti).I servizi in fibra sono disponibili in 2.444 città italiane, di cui 75 coperte dalla fibra fino a 1 Gigabit al secondo.

A luglio Vodafone ha firmato l’estensione della partnership strategica con Open Fiber per la diffusione dei servizi ultrabroadband nei 7.635 comuni delle aree bianche. L’accordo, già in essere in 271 città, riguarda ora l’intero perimetro del piano di cablaggio di Open Fiber che prevede la copertura di oltre 19 milioni di unità immobiliari in tutta Italia.I ricavi da servizi mobili sono pari a 905 milioni di euro (-7,4%), in miglioramento rispetto all’ultimo trimestre dell’anno precedente (Q4: -11,1%). Continua comunque nel trimestre l’attenuazione dell’attività promozionale sul mercato, con volumi di portabilità ridotti del 34% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente e dell’11% rispetto all’ultimo trimestre dell’anno precedente.

Nel trimestre Vodafone ha annunciato, prima in Italia, il lancio del 5G su rete commerciale nelle prime 5 città: Milano e 28 comuni dell’area metropolitana, Roma, Torino, Bologna e Napoli, a cui seguiranno le prime 100 città italiane e principali località turistiche entro il 2021. Il roaming 5G è disponibile da oggi per tutti i clienti 5G Vodafone in Germania, Spagna, Gran Bretagna e Italia.Nell’ambito della sperimentazione 5G promossa dal Mise e guidata da Vodafone a Milano e area Metropolitana, sono già stati avviati 35 progetti 5G su un totale di 41, in collaborazione con 38 partner industriali e istituzionali, nei seguenti ambiti: sanità e benessere, sicurezza e sorveglianza, smart energy e smart city, mobilità e trasporti, manifattura e industria 4.0, education e entertainment, digital divide. La rete 4.5G è disponibile in 24 città, di cui 23 a 1 Gigabit al secondo. La copertura della rete 4G raggiunge il 98,3% della popolazione in 7.382 comuni, di cui oltre 2900 in 4G+.

La trimestrale di Vodafone

Ricavi da servizi in lieve miglioramento anche per la capogruppo Vodafone. Vodafone ha chiuso a giugno i primi tre mesi del nuovo esercizio con ricavi in calo del 2,3% a 10,7 miliardi. I ricavi organici da servizi evidenziano un miglioramento, sottolinea una nota, contenendo il calo allo 0,2% e “il recupero graduale dovrebbe continuare”. “Progressi sequenziali” si sono registrati in Europa, con ricavi per servizi in calo dell’1,7% contro il -2,1% del trimestre precedente “poiché le condizioni del mercato hanno continuato a migliorare”, spiega una nota.

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“La crescita dei ricavi dei nostri servizi è migliorata durante il primo trimestre, guidata dall’Italia, e il calo della telefonia mobile ha raggiunto un altro minimo storico” evidenzia il ceo Nick Read e il gruppo è “fiducioso sulla guidance per l’intero anno” per il quale vede un Ebitda rettificato di 13,8-14,2 miliardi, flusso di cassa almeno di 5,4 miliardi”.

La newco delle torri

I conti arrivano nella stesso giorno dell’annuncio della creazione di una newco in cui confluiscono le sue 61.700 torri europee. E’ il portafoglio più grande d’Europa, presente in 10 mercati con un Ebitda potenziale di circa 900 milioni e la TowerCo sarà operativa entro maggio 2020, con un team di gestione dedicato. Sono allo studio “una varietà di alternative di monetizzazione, da eseguire nei prossimi 18 mesi (a seconda delle condizioni di mercato), inclusa una potenziale Ipo” spiega Vodafone che userà i proventi per ridurre il debito.

Il piano torri parte proprio dagli “accordi di condivisione della rete in diversi mercati chiave” raggiunti oltre che in Italia, in Spagna e Regno Unito.

“Questi accordi di condivisione assicurano che Vodafone possa beneficiare di una più rapida diffusione della tecnologia 5G in una più ampia area geografica a un costo inferiore e si prevede che fornirà sostanziali risparmi ricorrenti annuali in opex e capex”, spiega il gruppo guidato da Nick Read.

Vodafone ha iniziato la revisione del suo portafoglio europeo di torri nel novembre 2018 e dopo un’ampia due diligence e dopo aver ricevuto diverse offerte ha concluso che “vi sia un ampio margine per generare efficienze operative e aumentare i rapporti di locazione in tutto il portafoglio e che sarà possibile monetizzare le torri preservando la differenziazione della rete e la flessibilità strategica a lungo termine“. Vodafone stima che TowerCo possa generare ricavi annui per circa 1,7 miliardi e un Ebitda di 900 milioni. Gli investimenti annui per la manutenzione e l’espansione potrebbero raggiungere i 200 milioni di euro. Tra le strade possibili per valorizzare la società oltre al collocamento in Borsa potrebbe esserci la cessione di una partecipazione di minoranza, nonché potenziali cessioni di quote di minoranza o di maggioranza a livello di singolo paese.

Stiamo ora creando la più grande azienda di torri in Europa. Data la portata e la qualità della nostra infrastruttura, riteniamo che ci sia una sostanziale opportunità di sbloccare valore per gli azionisti, acquisendo al contempo i significativi vantaggi industriali della condivisione della rete per la società digitale. Siamo concentrati sull’attuazione di questa priorità strategica nei prossimi 18 mesi” sottolinea Nick Read.

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