DIGITAL VENICE

Kroes: “Italia può dare colpo di acceleratore alla digital economy”

“Renzi ha riconosciuto la proprità del digitale”, evidenzia il Commissario Ue alla Digital Agenda. “Italia può completare percorso per fare il Single Digital Market”

Pubblicato il 08 Lug 2014

Patrizia Licata

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“L’Italia è da sempre una terra di innovazioni tecnologiche, da Meucci a Olivetti. Oggi l’innovazione viene dal digitale, e non riguarda un settore dell’economia ma l’economia intera”. Esordisce così il Vice presidente della Commissione europea Neelie Kroes oggi a Digital Venice. “Governi e politici possono fare in modo che ci siano le regole e normative e anche i fondi che danno sostegno e stimolo all’innovazione”.

Per la commissaria Ue, il mercato unico è il pilastro delle politiche europee. “Usatelo bene, e potrà sostenere e stimolare il più grande ecosistema digitale del mondo, connesso, aperto e sicuro”.

Le opportunità sono tante, ma per realizzarle ci sono aree in cui occorre migliorare. Innanzitutto, “L’innovazione di Internet ha bisogno delle giuste competenze. Oggi troppi europei ne sono privi e questo ci costa posti di lavoro. All’Europa manca quasi un milione di lavoratori Ict specializzati. La proposta Grand Coalition for Digital Jobs italiana dimostra che l’Italia conosce le dimensioni di questo problema e gli strumenti necessari per sanarlo”.

Per la Kroes, però, insieme al capitale umano occorre il “capitale fisico”, ovvero la banda larga, e oggi quattro famiglie italiane su cinque non hanno copertura Internet veloce: “E’ ora di colmare il gap”, ammonisce la commissaria. “L’Europa fornisce aiuto: per gli investimenti privati ci sono le regole Ue che rendono meno costoso il roll-out della banda larga, abbiamo un quadro regolatorio stabile che garantisce il ritorno sugli investimenti, abbiamo sul tavolo le proposte per la creazione del singolo mercato delle telecomunicazioni. E poi ci sono i fondi pubblici, che si arricchiranno presto di nuove iniziative, come la connected communities initiative “.

Per lanciare l’economia digitale le reti devono anche essere sicure, ispirare la fiducia di cittadini e imprese e la Kroes si dice “contenta che la presidenza italiana abbia messo la relativa legislazione dell’Ue in cima alla sua agenda”.

“C’è un’enorme opportunità digitale”, dice ancora la Kroes; “l’Italia è nella giusta posizione per assumere un ruolo guida e afferrarla”. E anche: “L’Italia può mostrare la sua leadership nella presidenza Ue; sul tavolo ci sono due proposte legislative che attendono di essere approvate, per rendere i nostri sistemi di rete e informatici più sicuri e resistenti e per la costruzione del telecoms single market. Insieme queste norme proteggeranno cittadini e imprese dagli hacker, termineranno le tariffe di roaming, assicureranno la net neutrality e abbatteranno altre barriere al mercato unico, barriere che sono il vero ostacolo all’innovazione, agli investimenti e al futuro connesso e competitivo dell’Europa”.

“So che il primo ministro Renzi ha il coraggio e l’impegno per condurre la sfida e guidare il cambiamento”, conclude la Kroes. “Questo stesso evento dimostra quali sono le sue priorità. Qui c’è una chance di cambiare la storia e rendere l’Europa prospera nell’era digitale. Spero che il governo italiano afferrerà con entrambe le mani questa opportunità”.

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