DIGITAL VENICE

Guidi: “Rafforzare il mercato unico digitale”

Il ministro per lo Sviluppo economico a Venezia per il summit Ue: “Il Governo agirà da facilitatore per gli altri Stati membri. Obiettivo: perseguire l’industria 4.0, favorire crescita e occupazione e cogliere il dividendo da 4,2 trilioni di dollari che il settore svilupperà fino al 2016”

Pubblicato il 08 Lug 2014

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“Riteniamo indispensabile portare a compimento l’iter degli atti per rafforzare il Mercato unico digitale europeo. Il Governo italiano agirà da facilitatore tra gli altri Stati membri, per una visione comune nel settore delle telecomunicazioni e dell’innovazione tecnologica”. Lo ha detto Federica Guidi, ministro dello Sviluppo Economico, parlando a Digital Venice degli obiettivi nelle tecnologie digitali del Semestre di Presidenza italiana del Consiglio europeo.

“La Digital Assembly di Venezia – ha continuato il ministro – è la prima occasione ufficiale in cui possiamo ribadire tutto il nostro interesse a valorizzare il potenziale delle tecnologie, per perseguire un’industria 4.0 in Italia e in Europa, favorire una crescita con occupazione e cogliere da subito parte di quel dividendo di 4,2 trilioni di dollari che, da qui al 2016, si stima possa essere prodotto dall’Economia Digitale a livello globale”.

“L’evento Digital Venice – ha proseguito – si colloca in un momento di transizione epocale, in cui l’Europa deve mutare identità e divenire una grande piattaforma che favorisca la crescita e l’occupazione”.

“Il ministro – si legge in un comunicato del Mise – ha quindi illustrato alcuni elementi che evidenziano la portata del cambiamento in atto. Innanzitutto il fatto che negli ultimi 20 anni, i settori industriali che sono cresciuti di più al mondo sono quelli che hanno fatto l’uso più estensivo e intelligente della tecnologia. Inoltre, dopo un lungo periodo di delocalizzazione legato alla competitività della manodopera, nel prossimo futuro sarà il lavoro a basso costo a essere ‘spiazzato’ da una nuova ondata di innovazioni. Mestieri che finora sembravano ‘protetti’ potranno essere ‘replicati’ da macchine assai più intelligenti delle attuali. Infine, è possibile ipotizzare che si salveranno quei lavori con un tasso di originalità e di valore aggiunto elevatissimo e solo nella misura in cui saranno immaginate soluzioni organizzative, finanziarie, di policy che rendano possibile integrare, e non sostituire, uomini e tecnologie”.

“Il ministro Guidi – conclude la nota – ha poi evidenziato le misure su cui, nel prossimo semestre, si focalizzerà l’attenzione del governo. Innanzitutto sulla trasformazione delle Città e delle Comunità Intelligenti in Laboratori per la crescita dell’Economia Digitale e poi sulla diffusione delle tecnologie e della cultura digitale all’interno di tutti i settori imprenditoriali, attraverso misure che innalzino il livello di utilizzo delle tecnologie nei processi produttivi ed organizzativi e producano un balzo verso un modello industriale 4.0. E poi sul sostegno alla generazione e alla crescita dimensionale di startup innovative ad alto valore tecnologico in ambito digitale, attraverso condizioni sempre più favorevoli in ambito fiscale, burocratico e finanziario. Da ultimo, sull’educazione per favorire la diffusione delle competenze digitali e promuovere la cultura tecnico scientifica”.

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