Linky, lo skate hi-tech Made in Italy

Pieghevole, elettronico, telecomandato e “connesso”. Innovazione italiana nel futuro della green mobility

Pubblicato il 20 Feb 2016

Andrea Frollà

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«Vogliamo rivoluzionare il concetto di mobilità, creando un mezzo di trasporto intelligente e facile da trasportare all’interno dello zaino di tutti i giorni». L’obiettivo è alquanto ambizioso, ma secondo Paolo Pipponzi, ideatore di Linky, uno skateboard elettrico pieghevole e telecomandato, i margini di mercato e il valore aggiunto del progetto lasciano ben sperare. L’idea risale a maggio 2014 quando il 28enne marchigiano, dopo la laurea in Ingegneria del Veicolo e tre anni in Ducati Motor Holding, si è trasferito a Bologna. Città nuova, poca dimestichezza con il sistema di trasporto pubblico e il vincolo della ztl a limitare gli spostamenti di piacere e di lavoro con mezzi propri.

“Mi sono chiesto perché non esistesse ancora un mezzo di spostamento compatto e portatile, in grado di non farci dipendere dalla mobilità pubblica o dall’auto che, specialmente nelle grandi città, non è sempre comoda – spiega Pipponzi a CorCom –. Così è nato Linky, uno skateboard elettrico che a quelli già esistenti aggiunge i concetti di portabilità e innovazione ingegneristica”.

Il mezzo, realizzato in carbonio, promette un’autonomia di guida fino a 20 chilometri ed è già stato testato per le strade di Roma, a novembre dello scorso anno. Non poteva mancare la connessione con il proprio telefono e infatti, tramite un’applicazione, sarà possibile scegliere la modalità di consumo, per ottimizzare le prestazioni dello skateboard o viaggiare in modalità risparmio energetico. Il telecomando, che permetterà di accelerare o rallentare recuperando l’energia cinetica in frenata, sfrutterà invece la tecnologia bluetooth.

Vantaggio di non poco conto riguarda infine la possibilità di piegarlo e riporlo in uno degli zaini in dotazione: da quello pensato per chi viaggia fino a quello in versione minimal, per portare con sé solo skate, smartphone e portafoglio.

Al progetto, oltre all’ideatore, lavorano oggi altri tre ragazzi che si occupano di contabilità, componentistica elettronica e marketing. Il prezzo dello skate elettrico Made in Italy dovrebbe oscillare tra i 700 e i 900 euro, ma non c’è ancora una data per il lancio sul mercato. Prima infatti bisognerà aspettare l’esito della campagna di crowdfunding, che i ragazzi di Linky avvieranno verso fine aprile su Kickstarter e che durerà 45 giorni. Ma i quattro hanno già chiari i mercati da aggredire: “In Italia siamo orientati su Milano e Roma, le metropoli dove i cittadini possono avere bisogno di uno skaterboard come il nostro –spiega Pipponzi -. All’estero sicuramente gli Stati Uniti, soprattutto California e Florida, l’Australia e il Nord Europa. Paesi in cui c’è molta sensibilità rispetto al tema della green mobility e che potrebbero quindi rappresentare un target geografico interessante”.

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