I NUMERI

Linkedin a 9 milioni di utenti in Italia, spingono le app

Un milione i nuovi iscritti nel Paese durante l’ultimo anno. E nel mondo il social network dedicato al mondo del lavoro cresce al ritmo di due nuove registrazioni al secondo. Il country manager Albergoni: “Smartphone nostro punto di forza”

Pubblicato il 09 Mag 2016

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Nove milioni di utenti complessivi, cresciuti di un milione di unità nell’ultimo anno. Sono i numeri di Linkedin in Italia, il social network dedicato al mondo del lavoro e delle professioni che su scala mondiale conta, dopo 13 anni di attività, su più di 433 milioni di iscritti, tra cui 4 milioni di aziende, e su un ritmo di crescita di due nuove registrazioni al secondo.

Provo grande soddisfazione per la crescita in Italia – spiega Marcello Albergoni (nella foto), country manager per l’Italia dell’azienda – perché cinque anni fa abbiamo aperto con poche migliaia di iscritti. Da allora abbiamo fatto tantissime cose e molte altre ne faremo in futuro per dotare la nostra comunità di strumenti sempre più utili per consentire di dare alla persona il posto giusto secondo le sue aspirazioni e capacità”.

La rete sociale professionale parte ovviamente dal curriculum, elemento di base per farsi conoscere nel mondo del lavoro, ma “Linkedin è molto di più – aggiunge Albergoni – è comunità professionale che permette agli utenti di realizzare i propri progetti e di tenersi informati e seguire i propri settori d’interesse e operativi. Ci sono milioni di post di grandissimo valore perché pubblicati da professionisti. Uno dei punti di forza dell’espansione del network, soprattutto tra i giovani, sono le app per telefonino: siamo passati da un utilizzo mobile del 3% al 54% attuale”.
“Linkedin – sottolinea Albergoni – categorizza tutte le competenze, gli ‘skills’ dei suoi iscritti, mettendo a disposizione dei 4 milioni di aziende che lo usano uno strumento veloce, e sempre più semplice grazie al nuovo sistema ‘Recruiter’, per trovare candidati adatti alle loro esigenze in un vastissimo pool internazionale di risorse”. “Il nostro obiettivo – conclude – la nostra visione, è quello di un mondo del lavoro digitalizzato e social. Adesso siamo 433 milioni ma potenzialmente ci sono 3,3 miliardi di lavoratori da raggiungere”.

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