IL RAPPORTO

Internet, Italia stabile all’11esimo posto nel mondo

Il dati del report Akamai nel terzo trimestre 2016. La velocità media di connessione aumenta dello 0,4% a 8,3 Mbps. L’adozione della banda larga scende del 2% negli ultimi tre mesi, ma si attesta a +11% anno su anno: raggiunto il 79% del totale

Pubblicato il 14 Dic 2016

A.S.

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L’Italia rimane sostanzialmente stabile nel terzo trimestre 2016 a livello globale nel rapporto sullo stato di Internet di Akamai. La classifica, che prende in considerazione i dati della piattaforma intelligente dell’azienda, costituita da oltre 220mila server distribuiti in 127 Paesi, evidenzia come tra luglio e settembre in Italia 806 milioni di indirizzi IPv4 si sono connessi alla Akamai Intelligent Platform da 242 località. Sempre fuori dalla top ten globale, l’Italia non si muove dall’11esima posizione con 16.539.932 indirizzi connessi.

La velocità media di connessione in Italia è di 8,2 Mbps. Rispetto al Q2, nel terzo trimestre 2016 l’Italia scende di una posizione a livello mondiale (54esima), mantenendosi salda alla 28esima in area Emea. In coda, solo Croazia, Grecia e Cipro. La velocità media di connessione si attesta a 8,2 Mbps, con un aumento dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e del 26% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

La media delle velocità di picco raggiunta in Italia nel trimestre in esame scende a 38,9 Mbps, diminuendo dell’1,3% rispetto al trimestre precedente ma aumentando del 29% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Rimane in terzultima posizione a livello Emea e scende a livello mondiale, dalla 77esima alla 78esima posizione dei paesi presi in esame.

Sul fronte dell’adozione della banda larga (>4 Mbps), l’Italia resta ancora indietro rispetto agli altri paesi Emea attestandosi alla 29esima posizione. Rispetto al trimestre precedente, nel Q3 2016 il nostro paese registra un lieve calo del 2% ma se confrontiamo lo stesso periodo dell’anno scorso (Q3 2015) si nota una crescita dell’11%, raggiungendo 79% del totale.

Quanto all’high broadband (>10 Mbps), l’Italia sembra aver arrestato la sua corsa: come nel trimestre precedente, infatti, nel Q3 2016 sono ancora solo il 19% le connessioni sopra i 10Mbps. Nel trimestre in esame, l’Italia registra un aumento del 4,8% rispetto al trimestre precedente (Q2 2016). Insieme a Croazia (+323%) e Cipro (+157%), l’Italia è l’unico paese Emea a registrare anno su anno tassi di adozione più che raddoppiati (+111%).

Anche per questo trimestre, tutti i paesi Emea coinvolti nello studio mostrano una crescita esponenziale segnalando variazioni a doppia e tripla cifra anno su anno. In Italia, a fronte di una media di oltre il 20% del totale, si registra soltanto l’8% delle connessioni uguali o superiori ai 15 Mbps. Nella classifica mondiale scende dalla 48esima alla 51esima posizione, mentre a livello Emea scende alla 28esima (era 27esima nel Q2 2016) con un aumento del 138% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Nel trimestre in esame, infine, in Italia la velocità media di connessione mobile raggiunge gli 11 Mbps.

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