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Sap scommette su Leonardo, accelerazione sulla digital transformation

L’annuncio all’appuntamento annuale di Orlando “Sapphire”. Applicativi più ricchi di funzionalità tecnologiche grazie all’integrazione di machine learning, IoT, big data, analitici e blockchain. Il ceo Bill McDermott: “Per le aziende svolta innovativa più a portata di mano”

Pubblicato il 17 Mag 2017

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Sap scommette su Leonardo e ribadisce la sua più grande ambizione: cambiare il mondo “con empatia”. La piattaforma per l’innovazione digitale Leonardo del gigante tedesco del software aziendale è in queste ore al centro degli annunci durante l’annuale appuntamento “Sapphire” in corso a Orlando, in Florida. “Con Leonardo – ha detto Bill McDermott, Ceo di Sap, durante l’evento al quale CorCom sta partecipando – diamo la possibilità alle aziende di accelerare la loro trasformazione digitale ampliando le tecnologie per le quali può essere utilizzato”.

Adesso Leonardo permette di aggiungere funzionalità ai prodotti software sulla Cloud Platform di Sap, rendendoli più “intelligenti” con l’integrazione di machine learning, Internet of Things (IoT), big data, analitici e blockchain.

Fino ad ora Leonardo era stato utilizzato solo per una piccola parte dei software Sap nel cloud. Leonardo non è un applicativo ma una modalità di utilizzo che Sap definisce un acceleratore di innovazione. È, da un punto di vista logico, l’equivalente concettuale del middleware che quindici anni fa faceva da colla tra applicativi business e sistema operativo.

Oggi Leonardo ha la stessa funzionalità fra le web app e la piattaforma cloud di Sap con lo scopo di rendere gli applicativi cloud più “intelligenti”, cioè più ricche di funzionalità tecnologiche. A partire dalla nuova Machine Learning Foundation, che è un insieme di funzionalità applicative per le imprese basate sul machine learning e incorporate nel cloud di Sap per le più svariate funzioni: dalla gestione dei servizi di ticketing per gli esercizi commerciali ai sistemi di customer retention, sino ad arrivare a CoPilot, il bot per le chat di Sap che permette di fornire conversazioni “quasi come un essere umano” agli operatori dei software Sap e quindi di integrarsi anche negli applicativi e servizi di altri fornitori, tra cui Slack e Google.

C’è però anche una ricaduta “fisica” e tangibile alla strategia digitale di Leonardo: si tratta dei Leonardo Centres, uffici in cui gli sviluppatori di applicativi per la piattaforma Sap potranno imparare dagli addestratori dell’azienda tedesca a utilizzare al meglio le capacità delle tecnologie Sap. Si comincia con New York, Parigi, São Leopoldo e Bangalore per poi andare lentamente a coprire tutte le principali sedi di Sap nel mondo.

McDermott ha rilanciato anche una serie di altri annunci e partnership, a partire dall’espansione degli accordi di certificazione con il cloud e le funzionalità offerte nella nuvola da Google, Amazon e Microsoft. “Il futuro è multicloud”, ha spiegato il Ceo di Sap, ribadendo che “i dati sono il nuovo oro” e che “l’epoca che stiamo vivendo adesso non ha uguali nella storia: la trasformazione alla quale abbiano assistito negli anni passati non è niente in confronto a quella che ci attende”.

Sap, che comincia a manifestare se non ambizioni almeno una retorica che la rende la più americana tra le aziende europee, afferma di lavorare “con empatia” alla connessione di persone, business e cose per creare una “nuova società migliore per tutti”.

@antoniodini

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