CINQUE CITTA'

Servizi 5G sul mercato subito dopo i test

Proroga al 12 giugno per il bando del ministero dello Sviluppo “Cinque città in 5G” (Bari, Matera, Milano, L’Aquila e Prato). Alessio Beltrame (Mise): “Dopo la sperimentazione cominci subito la fase di esercizio: così da creare best practice replicabili”

Pubblicato il 18 Mag 2017

r. c.

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Prorogato al 12 giugno il bando del Ministero per lo Sviluppo economico per la presentazione di progetti sperimentali per il 5G, rivolto a aziende e università. Lo ha reso noto oggi, a Matera, Alessio Beltrame, capo della segreteria del Sottosegretario alle Telecomunicazioni, Antonio Giacomelli. “La nostra idea di sperimentazione non era una idea classica di sperimentare la rete 5G, che verrà messa in piede con la rete delle frequenze che il ministero ha messo a disposizione – ha detto Beltrame -, ma il tentativo di sperimentare i servizi che poi rispondono direttamente alle esigenze dei cittadini e delle imprese. Vorremmo che le cinque città coinvolte (Bari, Matera, Milano, L’Aquila e Prato) diventassero luoghi di sperimentazione di servizi che comunque arriveranno”.

La sperimentazione partirà dopo la presentazione e quindi la scelta dei progetti, “con l’idea che questi territori diventino luoghi non solo per sperimentare i servizi per cittadini e aziende – ha detto il capo della segreteria – ma per far sì che l’Italia sia un luogo dove le nostre imprese siano protagoniste di questa rivoluzione futura”.

Il bando prevede che le progettazioni esecutive siano presentate entro il 2017 da parte dei soggetti vincitori. Entro il 2018 deve essere realizzata la rete “5G” nei territori selezionati. “A conclusione dell’iter di sperimentazione – ha precisato Beltrame – i servizi potranno essere venduti all’1% della popolazione. Benché ci sia un carattere di sperimentazione ‘non commerciale’, vogliamo che subito dopo la fase di sperimentazione cominci subito una fase di esercizio. In modo che quelle sperimentazioni vengano poi replicate in tutto il Paese”. Il Comune, in vista dell’appuntamento per Matera Capitale europea della Cultura per il 2019, ha fornito delle indicazioni per le sperimentazioni di indirizzo: riguardano la filiera delle imprese della cultura e della creatività, i servizi di gestione urbana e di mobilità per la gestione dei visitatori, l’organizzazione della gestione turistica, i servizi di alta formazione e apprendimento e l’agricoltura di precisione.

Nel corso del convegno di Matera, il responsabile Sales Sud di Tim, Claudio Centofanti, ha sottolineato “Tim ha in programma un ulteriore investimento di 30 milioni di euro in Basilicata, nel triennio 2017-19, per portare la fibra ottica ad un bacino complessivo di circa 540mila abitanti e raggiungere una copertura pari a circa il 93% della popolazione, grazie alla posa di 930 km di cavi”. “La fibra ottica diffusa in maniera capillare sul territorio – ha continuato Centofanti – sarà un asset fondamentale per la realizzazione della rete 5G. Tim parteciperà a tutti i bandi di gara sul 5G, compreso quindi quello relativo a Matera, e grazie ai propri investimenti nelle reti di nuova generazione è pronta ad affrontare le prossime sfide tecnologiche”. In Basilicata – secondo quanto reso noto in un comunicato – “Tim ha già portato la fibra ottica a Potenza e Matera con propri investimenti. In altri 64 comuni lo ha fatto grazie all’aggiudicazione del Bando indetto dalla Regione, che prevedeva un investimento complessivo di 32,3 milioni, di cui 22,2 milioni di euro di finanziamento pubblico e 10,1 milioni di euro di investimento privato da parte di Tim. “In particolare, nella città di Matera la banda ultralarga su rete fissa raggiunge circa il 90% della popolazione – ha concluso il rappresentante di Tim – e la copertura del 4G, vale a dire l’ultrabroadband mobile, è di oltre il 99%. Ma continueremo ad investire sul territorio per potenziare anche questa tipo di infrastruttura grazie a circa 100 interventi sulla rete 4G e a circa 30 di Small Cells, antenne di piccole dimensioni a basso impatto ambientale funzionali alla prossima rete 5G“.

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