L'ANNUNCIO

Scommessa smart mobility per Softbank: “Investiremo in Uber o Lyft”

Il ceo Masayoshi Son: “Interessati ad aprire trattative”. Novità anche sul futuro di Sprint. Due le ipotesi in campo: merger con T-Mobile o con Charter communication

Pubblicato il 07 Ago 2017

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“Siamo interessati ad aprire una discussione con Uber, ma anche con Lyft. Non abbiamo ancora deciso quale strada seguire. Sia che decidiamo di dare vita a una partnership e investire su Uber o su Lyft, non posso dire ora quale sarà il risultato di queste trattative”. Lo ha annunciato Masayoshi Son, Ceo e cofondatore di Softbank, colosso delle telecomunicazioni giapponesi, durante la conference call con gli analisti a seguito della presentazione dei risultati trimestrali del gruppo.

La società si è distinta negli ultimi anni per i suoi massicci investimenti in startup tecnologiche, e per la prima volta rende pubblica la propria intenzione di puntare, tra le realtà emergenti della smart mobility, proprio su Uber, dopo aver recentemente dato sostegno ad alcuni suoi concorrenti asiatici come Grab e Didi Chuxing. E’ inoltre del mese scorso l’indiscrezione, circolata su alcuni media, che Uber stesse lavorando sulla cessione a Softbank di un proprio pacchetto azionario.

Masayoshi Son ha annunciato agli analisti durante l’incontro che il margine operativo è cresciuto nel trimestre del 50% rispetto all’anno precedente, a 4,32 miliardi di dollari, dovuto principalmente alla performance del fondo Vision Fund, nonostante la società abbia registrato un calo del 98% dell’utile netto a 5.521 miliardi di yen, dovuto principalmente a fattori eccezionali. SoftBank non ha fornito una guidance sull’anno: “L’azienda non dà previsioni sui risultati consolidati della gestione perché sono difficili da stimare a causa di numerose incertezze che influenzano i guadagni”, si legge in una nota della società.

Quanto al futuro di Sprint, il quarto operatore mobile degli Stati Uniti per numero di utenti, di cui Softbank detiene l’80% del capitale e che nell’ultimo trimestre è tornato all’utile per la prima volta negli ultimi tre anni, la prospettiva è quella di un merger con T-Mobile Usa o con il provider via cavo Charter Communications. “Sprint ora può crescere per conto proprio, ma per massimizzarne veramente il valore, dobbiamo cercare varie opzioni verso il consolidamento: sono in corso trattative”, ha annunciato Masayoshi Son.

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