IL CASO

Vitrociset, giallo sulla vendita. I lavoratori: “Il governo ci convochi”

Giacomo Cavallo, amministratore di Ciset che controlla l’azienda tech, nega che sia stata acquisita dall’imprenditore Antonio Di Murro. Intanto i dipendenti scendono in campo: “Niente cessione”

Pubblicato il 15 Nov 2017

F.Me.

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Partita aperta sulla vendita di Vitrociset. E’ botta e rispostra tra l’imprenditore Antonio Di Murro, che aveva annunciato di aver comprato la società tech, e Giacomo Cavallo, l’amministratore unico di Ciset (che controlla Vitrociset con il 98,5%). Quest’ultimo nella serata di ieri ha tenuto a dire che “la proprietà non è mutata”.

“Con riferimento alle infondate notizie circolate ieri ed ancora questa mattina, relative alla supposta cessione di Vitrociset, probabilmente fatte circolare artatamente da chi coleva farsi pubblicità, arrivando sino apparentemente ad introdurre la procedura relativa alla golden power presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, producendo, molto probabilmente, un accordo firmato mesi fa poi non perfezionato, semplicemente perché il potenziale acquirente ha dimenticato un piccolo particolare, cioè quello di pagare il prezzo, non possiamo che smentire categoricamente” scrive Cavallo nel comunicato diffuso tramite uno studio legale.

“Da questa surreale storia – prosegue – per lo meno, incontestabilmente emerge una certezza: il meccanismo della golden power funziona e la proprietà di Vitrociset, per quanto articolata ed assunta agli onori delle cronache durante questi giorni in relazione ai Paradise Papers, è legale, legittima ed assolutamente non concepita, nè tantomeno utilizzata o utilizzabile, al fine di occultare un’eventuale cessione della partecipazione in questa azienda strategica”.

L’imprenditore Antonio Di Murro dal canto suo aveva spiegato che “di non aver mai dichiarato di aver perfezionato il contratto per l’acquisto della Vitrociset per il semplice motivo che la legge italiana prevede che il trasferimento delle quote di una societa’ strategica sia sottoposto alla preventiva valutazione della golden power”. Per questo Di Murro “dopo aver raggiunto un accordo di acquisto di Ciset-Virociset con l’unico formale interlocutore titolato, la Croce International BV, con atto firmato dall’amministratore unico della società olandese Johan Coenraad Jaakke, ha inoltrato la documentazione al Governo per la relativa autorizzazione. Intervenuta la quale si potra’ definitivamente perfezionare il contratto di closing con il passaggio delle quote”.

A chiedere chiarezza sull’operazione i lavoratori di Vitrociset che dicono “basta” all’incertezza di una possibile vendita dell’azienda e chiedono “un incontro con la Presidenza del Consiglio”.

“Da giorni – segnalano i dipendenti – assistiamo ad un continuo altalenarsi di annunci e smentite sulla vendita della nostra azienda In tutto questo susseguirsi di considerazioni che mai riguardano la sorte dei lavoratori, unici ad avere veramente a cuore il futuro dell’azienda, riteniamo opportuno e improrogabile un incontro con la Presidenza del Consiglio visto che gli attori in gioco parrebbero essere guidati dal perseguire unicamente interessi limitati alla sfera personale”.

“L’azienda ha necessità di essere affidata ad un vero imprenditore capace di valorizzarne l’enorme potenziale, non ad una ‘famiglia’ la cui sola preoccupazione è in quale ‘paradise’ trascorrere le vacanze – incalzano – Dopo anni di incertezza, alla vigilia di un cambiamento epocale, dobbiamo ancora avere a che fare con figli figliastri principi e cortigiani di ogni genere; adesso basta. Ribadiamo quindi la necessità e l’urgenza, in accordo con le Segreterie Nazionali di Fim-Fiom-Uilm, di un incontro immediato con la Presidenza del Consiglio per poter rappresentare il serio rischio che, tra tutti questi paradisi, potrebbero essere solo i lavoratori a finire all’inferno”.

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