RICERCA DOXA-JUSP

E-payment, italiani pronti alla rivoluzione micro-pagamento

Ricerca Doxa-Jusp: quasi l’80% di chi usa le carte elettroniche è d’accordo con l’abolizione del limite minimo alle transazioni, previsto dalla Legge di stabilità 2016. Il 64% chiede però sanzioni agli esercenti che non si adeguano alla normativa

Pubblicato il 11 Apr 2016

mobile-payment-131015155410

Le previsioni contenute nella Legge di stabilità 2016, estendendo l’obbligo per commercianti e professionisti ad accettare pagamenti con carte di credito o debito senza limiti di importo, permetteranno di pagare il caffè o acquistare il biglietto dei mezzi pubblici con il bancomat. Per misurare l’attitudine degli italiani verso queste nuove normative sui sistemi di pagamento elettronici, e capire se l’Italia è pronto a questa piccola ma importante rivoluzione, la società italiana specializzata nel mobile commerce Jusp ha commissionato a Doxa una ricerca ad hoc.

Attualmente, poco più del 70% dei cittadini utilizza le carte elettroniche per pagare, diviso quasi equamente tra chi le usa almeno 3-4 volte alla settimana e chi al massimo 2 volte nell’arco di 7 giorni. Rispetto alle novità contenute nell’ultima Legge di Stabilità, il campione intervistato da Doxa si dimostra favorevole: il 79% degli utilizzatori è infatti d’accordo con l’obbligo di accettare i pagamenti con carte elettroniche senza limite agli importi. Tra questi, il 39% lo ritiene una misura di libertà per i clienti che non desiderano usare le banconote, il 26% lo considera un passo verso l’allineamento con il resto dell’Europa e, infine, il 14% pur essendo favorevole è convinto che gli esercenti ed i professionisti non lo rispetteranno.

Proprio rispetto a quest’ultima possibilità, la ricerca ha chiesto anche un giudizio circa l’applicazione di sanzioni agli esercenti che non si adeguano alla normativa, rifiutando i pagamenti con le carte. Quasi due terzi degli utilizzatori di carte di pagamento, precisamente il 64%, è favorevole all’applicazione di multe. Da notare inoltre che proprio sul tema delle sanzioni non si riscontrano particolari differenziazioni tra i vari segmenti di popolazione, sia per età sia per genere, con una accettazione uniforme a tutti i livelli.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati