L’Italia conquista la Top 500 dei supercomputer

Altre new entry Germania ed Arabia Saudita

Pubblicato il 24 Giu 2009

L’Italia passa dal 177° al 46° posto in un solo anno nella Top
500 dei più potenti supercomputer del mondo. A far guadagnare al
nostro Paese tanti posti in graduatoria ben sei installazioni,
quattro realizzate da Ibm e due da Hp. Il primo posto in
graduatoria per l’Italia se l’aggiudica un modello di Big Blue
installato al Cineca di Bologna. In 186esima posizione, invece, il
modello Hp presso il centro Sardegna Ricerche.

Le altre installazioni, più giù nella classifica –
rispettivamente al 273°, 340°, 341°, 474° posto – si trovano
all’Enea, due ancora al Cineca, e l’ultima presso un operatore
di Tlc di cui non si fa il nome. Insomma, sei sistemi più
brillanti rispetto agli undici meno potenti presenti nella
classifica dell’anno scorso.

Altre sorprese della Top500 del 2009 sono la Germania – unico paese
ai primi posti oltre agli Stati Uniti – e L’Arabia Saudita, tra i
Paesi con maggiori istallazioni di supercomputer con Shaheen,
realizzato da Ibm e installato l’Università della Scienza e
della Tecnologia King Abdullah. In testa restano anche in questa
edizione, appunto, gli Usa, al primo posto con il già famoso
Roadrunner di Ibm presso Los Alamos National Labs.

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