DIRITTI & WEB

Consiglio d’Europa: “Internet libero, no alla censura di governo”

Strasburgo adotta un piano comune per garantire i diritti degli internauti ai 47 paesi membri. Vietata ogni forma di switch-off da parte dei governi per proteggere l’integrità della Rete, rafforzare la privacy e promuovere la democrazia

Pubblicato il 15 Mar 2012

P.A.

parmaneto-europeo-120315184313

Internet più libero, accessibile sempre, e al sicuro dagli ‘switch off’ degli Stati: è quello che propone la nuova strategia web del Consiglio d’Europa, approvata oggi dai suoi 47 governi membri. Secondo il piano che si propone anche come ‘Guida ai diritti degli internauti’, bisogna "assicurare che internet sia accessibile in ogni circostanza e non soggetto ad interruzioni arbitrarie" da parte dei governi.

Per prevenire la censura della rete, agli Stati membri potrebbe essere chiesto di introdurre controlli per prevenire l’esportazione di tecnologie che possano permettere a stati terzi di "chiudere o limitare l’accesso a internet". L’idea è di preservare il libero flusso di informazioni per rendere internet sempre accessibile.

La nuova strategia del Consiglio d’Europa vuole anche dare agli internauti strumenti per ricorrere contro eventuali violazioni sia nei confronti dei governi che degli operatori internet. Nei prossimi quattro anni, il Consiglio d’Europa dovrà assicurare, attraverso strumenti legali ad hoc, ma anche manuali e linee guida, che internet rimanga una piattaforma aperta e inclusiva oltre che sicura, dove agli utenti venga garantito il massimo di diritti e servizi con il minimo di restrizioni.

Tra gli altri obiettivi del Consiglio d’Europa: proteggere l’universalità e l’integrità della rete, massimizzare i diritti e le libertà degli internauti, rafforzare la protezione dei dati personali e la privacy, lotta alla pirateria, promozione della democrazia e della diversità culturale.

Infine, si intende proteggere e dare più potere ai minori durante la navigazione su internet, dando loro la possibilità di cancellare le proprie tracce, un diritto che il Consiglio vorrebbe estendere anche ad altre categorie di internauti.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati