CONCORRENZA

Microsoft, Almunia: “Inevitabile multa sul caso browser”

Il commissario Ue alla Concorrenza: “Grave da parte della società la mancata applicazione di impegni vincolanti”. Secondo le norme europee antitrust la sanzione potrebbe arrivare fino al 10% del fatturato annuo

Pubblicato il 24 Set 2012

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Microsoft non sfuggirà a una multa da parte della Commissione europea dopo il mancato rispetto degli impegni vincolanti sulla scelta del browser di navigazione internet (il cosidetto ballot screen) E’ quanto ha assicurato il commissario Ue alla Concorrenza, Joaquin Almunia in un’intervista alla France Presse. ‘L’infrazione c’è, è stata presente per più di un anno ed è evidente che dobbiamo reagire in modo molto fermo”, ha sottolineato Almunia perché quel che è “molto grave” è la “mancata applicazione di impegni vincolanti”.

Almunia, che alla domanda se fosse inevitabile una sanzione nei confronti della casa di Redmond ha risposto “sì”, non ha però voluto specificare a quanto questa potrebbe ammontare. Secondo le norme antitrust Ue, la multa potrebbe arrivare sino al 10% del fatturato annuo. La Commissione ha aperto la nuova inchiesta sui browser il 17 luglio, dopo aver verificato che, da quando è stato lanciato il sistema operativo Windows 7 SP1 nel febbraio 2011, lo schermo di scelta del browser è scomparso e Internet Explorer era di nuovo il navigatore predefinito dei circa 28 milioni di computer venduti. La società di Redmond, che ha riconosciuto i fatti, si è giustificata parlando di “errore” e ha proposto a Bruxelles una serie di rimedi immediati per ovviare al problema

Lo scorso 10 settembre il ceo di Microsoft, Steve Ballmer, si era detto disposto a fare qualsiasi cosa per evitare la multa Ue, annunnciando che la società avrebbe introdotto specifiche misure verranno presto per chiudere definitivamente il caso browser.

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