TRACCIABILITA' RIFIUTI

Sistri operativo dal 1° ottobre

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del ministro dell’Ambiente, Corrado Clini: dal 30 aprile via alla fase di “allineamento” delle grandi aziende

Pubblicato il 19 Apr 2013

Federica Meta

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La prima fase del Sistema di tracciabilità dei rifiuti, il Sistri, partirà dal 30 aprile per i grandi produttori di rifiuti pericolosi (con più di 10 dipendenti). Fino al 30 settembre questo periodo è di allineamento per un migliore adeguamento al sistema. Per queste imprese la piena operatività sarà dal primo ottobre 2013. Lo prevede il decreto firmato il 20 marzo dal ministro dell’Ambiente Corrado Clini, in cui si stabilisce l’entrata in vigore del Sistri, e che oggi è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale. Per gli altri operatori il periodo di allineamento va dal 1 ottobre al 2 marzo 2014. Dal 3 marzo ci sarà la piena operatività.

Il decreto, adottato in attuazione dell’articolo 52 del decreto legge 83/2012, convertito con modificazioni nella legge 134 del 2012, è stato elaborato sulla base dei rapporti dell’Agenzia per l’Italia digitale e del parere dell’avvocatura generale dello Stato.

Il progetto Sistri va avanti nonostante l’inchiesta della procura di Napoli che ha portato in carcere 22 persone per presunte tangenti e false fatturazioni. A questo proposito, presentando il decreto, il ministro dell’Ambiente Corrado Clini sottolineato che “l’indagine della magistratura è in corso, il ministero sulla base degli atti valuterà se costituirsi parte civile”. “Ma al momento- ha aggiunto Clini- direi che è abbastanza prematuro poter dire qualcosa in merito, perché abbiamo bisogno di conoscere l’evoluzione dell’indagine”.

Il 17 aprile la Guardia di Finanza ha arrestato 22 persone nell’ambito di un’inchiesta sul nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti Sistri, gestito da Selex Service Management (società del gruppo Finmeccanica) e che dovrebbe partire definitivamente da ottobre prossimo, con un ritardo di due anni. L’inchiesta, condotta dal Nucleo polizia tributaria della Guardia di Finanza di Napoli e coordinata dalla Procura partenopea, riguarda il presunto pagamento di tangenti versate su conti esteri. I reati contestati vanno dall’associazione per delinquere finalizzata all’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, alla corruzione di pubblici ufficiali e dichiarazioni fraudolente.

Tre delle ordinanze di custodia sono in carcere, 19 agli arresti domiciliari. Nel provvedimento anche quattro obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria e sequestri preventivi per oltre 10 milioni di euro. Tra gli arrestati, ai domiciliari, anche l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio per l’editoria Carlo Malinconico, che nel gennaio 2012 si dimise dal governo Monti perché accusato di aver soggiornato in un albergo lussuoso a spese di un imprenditore coinvolto in un’inchiesta.

Sono finiti in carcere invece gli imprenditori Sabatino Stornelli, ex amministratore delegato di Selex Service Management del gruppo Finmeccanica, suo fratello Maurizio Stornelli e l’imprenditore campano Francesco Paolo Di Martino, presidente della società Eldim Security.

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