SECURITY

Bitcoin, nel mirino degli hacker i Mac Apple

Scovato un trojan che punta a fare incetta di crittomonete installando nei sistemi operativi della Mela un codice che traccia le attività degli utenti memorizzando le credenziali di accesso. Ma la diffusione della valuta digitale non si arresta. E Bing di Microsoft l’ha inserita nel suo convertitore di valute

Pubblicato il 11 Feb 2014

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La società di sicurezza informatica SecureMac ha scovato un ‘cavallo di troia’ (software maligno) che prende di mira i computer Mac di Apple – colosso che tra l’altro ha deciso di vietare l’utilizzo della valuta digitale per le transazioni sulle sue app – per rubare Bitcoin.

Il ‘cavallo di troia’ è un tipo di malware che si presenta come programma legittimo e che invece nasconde funzionalità dannose. Quello individuato da SecureMac si presenta con l’applicazione StealthBit, sponsorizzata come piattaforma per ricevere pagamenti in Bitcoin e che invece installa nei sistemi operativi OS X dei Mac un codice dannoso che traccia l’attività online degli utenti, memorizzando le credenziali di accesso ai siti ed estrapolando le informazioni da quelli che trattano la criptomoneta.

I fan dei Bitcoin aumentano anche in Italia e gli esperti di sicurezza hanno più volte sottolineato che le monete virtuali sono uno degli obiettivi del momento per i cyber-criminali. Nel frattempo convertire matematicamente euro o altre monete in Bitcoin, e viceversa, è più semplice: Bing di Microsoft ha inserito la criptomoneta nel suo convertitore di valute.

La funzione è disponibile in Usa, Australia, India e Uk. Al momento un Bitcoin vale poco più di 515 euro. Durante il fine settimana i prezzi sono scesi in seguito alla decisione di Mt Gox, una delle maggiori piattaforme di scambi, di fermare i prelievi da parte dei clienti dopo aver riscontrato attività sospette.

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